Autore selezionato: VIDAL GORE

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di VIDAL GORE.

EMMA, 1876

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

è il 1876, l'anno in cui cade il centenario della fondazione degli stati uniti. charles schuyler, pungente corsivista del «new york herald», dopo quasi mezzo secolo torna dall'europa con la figlia emma. ad accoglierli, l'aria salmastra e i fumi di una città tutta nuova: ormai straniero nella sua città natale, charles non riconosce più nulla. emma, invece, nata trentacinque anni fa in italia, ha lasciato il vecchio continente per la prima volta: rimasta vedova di uno spiantato principe parigino – venuto a mancare improvvisamente durante una cena con l'amante –, cercherà marito e affermazione nell'alta società di new york. nel frattempo, tra fastose celebrazioni, fanfare, fuochi d'artificio e smodate esibizioni di spirito patriottico, si consumano torbidi intrighi. un patto segreto fra due partiti che si alternano alla guida del paese per truccare le elezioni, una totale mancanza di regole che permette alle élite di arricchirsi sempre di più, una corruzione dilagante a ogni livello nell'amministrazione statale: emma, 1876 è l'affresco storico di un'epoca lontana eppure così drammaticamente simile all'attualità. con questo romanzo prosegue la ripubblicazione di narratives of empire, grande saga composta da sette romanzi che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato gore vidal per oltre trent'anni: una vera e propria controstoria dell'america, dagli albori della repubblica statunitense fino al secondo dopoguerra, in cui s'intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d'invenzione.

LA FINE DELLA LIBERTA'. VERSO UN NUOVO TOTALITARISMO?

Genere: POLITICA

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

una delle vittime più illustri dell'attacco terroristico alle torri gemelle non è stata ancora neanche individuata e non figura ufficialmente tra i dispersi: si tratta della libertà in america, con la sospensione effettiva di quella che è stata sempre conosciuta come la caratteristica principale della democrazia americana, la difesa ad oltranza delle libertà individuali.

LE MENZOGNE DELL'IMPERO E ALTRE TRISTI VERITA'

Genere: POLITICA

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

ne "la fine della libertà", la sua ultima raccolta di saggi, gore vidal si chiedeva se bush - come roosevelt prima di pearl harbor - sapesse dell'imminente, catastrofico attacco. la risposta che vidal forniva un anno fa era un no, ma con un'avvertenza: "almeno per quanto ne sappiamo 'ora'". nonostante tutti i tentativi dell'amministrazione e dei media americani 'ora' ne sappiamo molto più di prima. la tesi centrale del saggio che dà il titolo a questo libro, e che viene qui presentato in prima mondiale, è inquietante: bush e i suoi conoscevano ciò che stava per succedere l'11 settembre e avrebbero intenzionalmente deciso di 'lasciarlo succedere', per poter scatenare una serie di guerre già da tempo programmate e consolidare così le proprie posizioni di dominio politico ed economico all'interno del paese e del mondo intero. quanto basta perché vidal richieda, senza mezzi termini, l'impeachment del presidente americano. e alle bugie degli 'ultimi imperatori' sono dedicati anche gli altri dieci brevi saggi. in essi, con il consueto stile sferzante e di impareggiabile eleganza, vidal tocca altrettanti capitoli 'sporchi' della storia americana del novecento: da pearl harbor a hiroshima, dal mancato rispetto di jalta alla dottrina truman, dagli interventi in america latina all'espandersi delle basi militari usa in tutta l'eurasia, dall'eccessiva, scandalosa autonomia delle agenzie di intelligence al dubbio ruolo della corte suprema nelle presidenziali del 2000. non è tutto 'destruens', tuttavia, il vidal di questo nuovo, straordinario libro, e avanza varie proposte concrete, in ordine ai rapporti fra economia e politica (in altre parole, al conflitto d'interessi), alla politica fiscale e persino alla struttura statuale: perché non fare degli obsoleti stati uniti una comunità federale, sull'esempio dell'unione europea?