IL CONTINENTE BIANCO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
venticinque anni, bello come un cristo e convinto che l'unica via per sopravvivere nel mondo sia un odio esercitato con calma e raziocinio, marcello croce è a capo di un movimento di estrema destra che annovera picchiatori, fanatici, ma anche teorici e figure dai tratti quasi metafisici - tutte accomunate dal fatto che, per loro, vivere è come trovarsi in guerra. grazie anche alla connivenza con certi rappresentanti politici e alla condiscendenza con cui l'opinione pubblica, ormai, guarda a molti fenomeni legati al neofascismo, croce porta avanti la sua idea di sovversione e, nel frattempo, frequenta silvia, una donna della borghesia romana con la quale instaura un gioco di potere che li porterà alla perdizione. la vicenda è ricostruita da un narratore misteriosamente attratto da marcello e curioso di capire che cosa muova coloro che, oggi, credono in un'idea superata e violenta e la vogliono attuare. ma c'è di più. la storia di silvia e della sua caduta era già stata raccontata nello splendido romanzo, rimasto allo stato grezzo, che goffredo parise scrisse alla fine degli anni settanta, "l'odore del sangue". "il continente bianco" ne riprende temi e motivi, e sposta la vicenda ai giorni nostri, conservando nel rapporto morboso tra silvia e marcello la metafora potente del fascino che certe idee hanno esercitato, ed esercitano, sulla borghesia italiana. andrea tarabbia, autore di "madrigale senza suono", scrive un romanzo sul potere, a volte funesto, che abbiamo sugli altri e ci regala un ritratto di un gruppo di persone - e forse di un paese - che danzano sull'abisso.
IL DEMONE A BESLAN
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
marat bazarev è quello che è sopravvissuto e sopravviverà. è l'uomo che, con i suoi compagni, una mattina di sole di settembre è entrato nella scuola numero 1 di beslan. e lì ha dato inizio alla fine. 334 morti, di cui oltre la metà bambini: questo il bilancio dei tre giorni di sequestro in cui più di mille persone sono state tenute in ostaggio da un commando di separatisti ceceni. marat è l'unico fra gli attentatori a essere uscito vivo dalla scuola, catturato dalla polizia russa e imprigionato in un carcere di massima sicurezza a mosca. e qui, chiuso in una cella gelida e isolata, scrive la sua ultima confessione. è pronto ad assumersi la responsabilità che gli spetta, ma ha anche un'urgenza più forte: raccontare la sua storia. è così che comincia: con marat e il suo migliore amico shamil seduti sull'erba di un anfiteatro in un pomeriggio di pace, con shamil che ridendo si allontana nella boscaglia e dopo pochi passi lancia un urlo terrificante. nascosti sotto un mucchio di pietre e frasche trovano sette corpi straziati: è il primo segnale. a casa li attende un villaggio saccheggiato e deserto, le porte delle case spalancate e nessuno dei familiari e degli amici. e così che comincia: marat in quel pomeriggio terribile capisce che non esiste più una legge e nemmeno le regole, che non c'è onore né coraggio, ma solo paura. e allora si unisce ai guerriglieri in montagna, e con loro si prepara a un'azione in grado di rimbombare da un capo all'altro del mondo.
IL GIARDINO DELLE MOSCHE. VITA DI ANDREJ CIKATILO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
tra il 1978 e il 1990, mentre in unione sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, andrej cikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi più orrendi almeno cinquantasei persone. le sue vittime bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne - avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della società o non si sapevano adattare alle sue regole. erano insomma simboli del fallimento dell'idea comunista, sintomi dell'imminente crollo del socialismo reale. questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei più feroci assassini del novecento attraverso la visionaria, a tratti metafisica ricostruzione della confessione che egli rese in seguito all'arresto. e fa di più. osa raccontare l'orrore e il fallimento in prima persona: cikatilo, infatti, in questo libro dice "io". è lui stesso a farci entrare nella propria vita e nella propria testa, a svelarci le sue pulsioni più segrete, le sue umiliazioni e ossessioni. "il giardino delle mosche" è un libro lirico e crudele allo stesso tempo: la storia di un'anima sbagliata, una meditazione sul potere e la sconfitta e, soprattutto, una discesa impietosa fino alle radici del male.
MADRIGALE SENZA SUONO - PREMIO CAMPIELLO 2019
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
un uomo solo, tormentato, compie un efferato omicidio perché obbligato dalle convenzioni del suo tempo. da lì scaturisce, inarginabile, il suo genio artistico. gesualdo da venosa, il celebre principe madrigalista vissuto a cavallo tra cinque e seicento, è il centro attorno a cui ruota il congegno ipnotico di questo romanzo gotico e sensuale. come può, è la domanda scandalosa sottesa, il male dare vita a tale e tanta purezza sopra uno spartito? per vendicare l'onore e il tradimento, il principe di venosa uccide maria d'avalos, dopo averla sposata con qualche pettegolezzo e al tempo stesso con clamore. fin qui la storia. il resto è la nostalgia che ne deriva, la solitudine del principe: è lì, nel sangue e nel tormento, che andrea tarabbia intinge il suo pennino e trascina il lettore in un labirinto. questa storia - è ciò che il lettore scopre sbalordito - ci parla dritti in faccia, scollina i secoli e arriva fino al nostro oggi, si spinge fino a lambire i confini noti eppure sempre imprendibili tra delitto e genio. con un gioco colto e irresistibile, tra manoscritti ritrovati e chioe di igor stravinskij - che nel novecento riscoprì e rilanciò il genio di gesualdo - andrea tarabbia, scrittore tra i migliori della sua generazione, costruisce un romanzo importante, destinato a restare. l'edificio che attraverso "madrigale senza suono" tarabbia innalza è una cattedrale gotica da cui scaturisce la potenza misteriosa della musica. è impossibile, per il lettore, non spingere il portale. e, una volta entrato, non restarne intrappolato.