Risguardo di copertina
maria imparato è cresciuta in una casa piccola e affollata, con un albero di mandarini proprio al centro del cortile. ha mani da sarta, una massa di capelli scuri, il corpo sottile di chi ha conosciuto la fame e il calore di napoli che le scorre nelle vene. quando incontra tonino balestrieri, la guerra è finita da poco e sognare sembra di nuovo possibile: quel ragazzo di buona famiglia, bello ed elegante, non ha occhi che per lei. per diventare sua moglie, maria dovrà sfidare l'ignoranza della gente dei vicoli e il pregiudizio dei quartieri alti, e infine emigrare in brasile, con un oceano a separarla da tutto ciò che ama. ma la miseria torna sempre a galla, come la schiuma del mare. a rio de janeiro, insieme a tonino, la aspetta severina, elegantissima e spietata, una suocera dagli occhi di serpente disposta a tutto pur di scacciarla via. maria sa che il futuro si affronta senza paura, e per la sua libertà è disposta a lottare. «se tieni delle ferite devi guardarci dentro» si dice, «perché è là che ci trovi la bellezza.» sarà il suo passato a darle la forza per andare avanti, per sfidare il destino e ripartire ancora una volta. la sua storia attraversa il novecento come un'onda ribelle e tenace, e ci racconta una vita eccezionale, fatta di sogni, di fatica e di passione.
Risguardo di copertina
napoli, 1975. ci vuole coraggio per fare la capofamiglia. quando vincenzina rientra a casa dopo una giornata passata china sui libri universitari ancora non lo sa che la sua vita sta per cambiare. il padre ferdinando si è avvelenato i polmoni dopo anni di lavoro e lotte nell’acciaieria di bagnoli, ’o cantiere, e quando deve arrendersi alla malattia tocca a vincenzina prendersi cura di quello che resta della sua famiglia: la madre antonietta, che si chiude nel lutto lasciando il resto fuori, e la sorella minore giulia, ancora troppo creatura per capire cosa sia il sacrificio. vincenzina mette così da parte il sogno di vedersi laureata ed entra lei stessa nello stabilimento: la rabbia che ha in corpo per il destino perduto si trasforma però presto in coraggio quando si accorge che non è da sola. tra quelle mura vincenzina si fa forza grazie a donne che, come lei, la vita ha provato a piegare ma che in quella nuova sorellanza hanno trovato loro stesse: piera, la caporeparto nerboruta che ama pasolini, anna, e i suoi occhi verdi e gentili nascosti dietro la visiera, elena, che con le sue idee forti ispira le compagne a non arrendersi mai alle avversità. siamo negli anni delle grandi contestazioni di piazza e degli scioperi nazionali, dei primi movimenti femministi e dei caschi gialli in cima ai cortei, che maria rosaria selo racconta con una scrittura dall’irresistibile sapore mediterraneo, dando vita a una protagonista fiera e sfrontata. vincenzina, che conosce il dolore ma guarda dritto il futuro.