Risguardo di copertina
"libro della notte", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel "libro del giorno" che è l'«ulisse», «finnegans wake» è una «suprema sintesi verbale del creato» costruita attingendo a quaranta lingue. la sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, come testimonia umberto eco: «il "senso" di quest'opera ha la ricchezza del cosmo, e l'autore vuole ambiziosamente che esso implichi la totalità dello spazio e del tempo - degli spazi e dei tempi possibili». questa seconda parte del libro ii è la più corale e la più ricca di narrazioni (compresa una rivisitazione della vicenda di tristano e isotta): ambientata almeno inizialmente nel pub di hce, raccoglie gli aneddoti, il chiacchiericcio, i racconti degli avventori, ma anche l'atmosfera e i profumi di un luogo tipicamente irlandese.