Risguardo di copertina
Giovanna j. giò è una donna di straordinaria bellezza e micidiale crudeltà. ritiene di essere affetta da sindrome premestruale perenne di tipo 1, patologia che la porta a disprezzare chiunque. se infatti le donne di tipo 3, per via degli estrogeni sono ben disposte nei confronti del genere umano e degli uomini in particolare, e le donne di tipo 2 tengono a bada il disordine ormonale con shopping compulsivo e pinte di prosecco, le donne di tipo 1 – ceppo al quale appartiene giovanna – non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. la loro è, per l’appunto, una sindrome premestruale perenne. a intervalli regolari, giovanna scrive lettere infuocate all’inps perché questa “malattia” venga riconosciuta come invalidante: in tal modo lei potrebbe ricevere un assegno mensile, trascorrere il tempo leggendo i capolavori incompresi della letteratura americana e lasciare il suo posto di dottoranda mal pagata in un’università romana. giovanna ha infatti due nemici giurati: il mondo intero e il professor enrico mazzetti. a 78 anni suonati, mazzetti non vuole mollare la cattedra malgrado non sappia distinguere bukowski da john fante, per il quale giovanna nutre un amore incondizionato e a cui racconta dentro di sé i propri piani di distruzione e di rinascita.