Risguardo di copertina
Lee Hye-ryeon, Choi Jin-ri e Park Yong-ha sono solo alcuni dei giovanissimi idoli le star del pop sudcoreano che si sono tolti la vita negli ultimi anni. All’origine di queste morti non ci sono storie di tossicodipendenza o eccessi, come nella classica iconografia della rockstar occidentale. La causa, infatti, è quasi sempre la depressione. Perché dietro il mondo scintillante delle boy e girl band si nasconde il lato oscuro della Corea del Sud: un Paese che cerca di vendere all’estero un’immagine di sé moderna e progressista, ma che in realtà è ancora condizionato da sette religiose e una cultura marziale e aggressivamente moralista.