Risguardo di copertina
Taiwan è uno dei punti più caldi del pianeta: intorno all’«altra Cina» è in atto uno scontro geopolitico senza precedenti che può influire sul futuro del mondo. Dai tempi di Chiang Kai-shek a oggi molto è cambiato. L’isola non è più una «portaerei democratica inaffondabile», stretta alleata dell’America in opposizione alla Cina comunista. Anzi, quest’ultima si prepara a prenderne possesso e già progetta un ponte di ben 160 chilometri tra i due lembi del mar cinese. Come reagirà l’isola di fronte a un’invasione? Si creerà una resistenza di lungo periodo? Cosa accadrà nel Bacino dell’Indo-Pacifico – tra India, Giappone, Corea, Sud-Est asiatico e Australia – e come cambierebbe il mondo con gli Stati Uniti fuori dall’area? Cosa succederebbe alla produzione di chip e al commercio dei container che solcano le acque di quei mari tra capitani coraggiosi, pescatori e pirati? Con la conquista di Taipei Pechino potrebbe estendere il suo potere sull’intera Eurasia centrale. Con conseguenze concrete e dirette anche per l’Europa, già alle prese con il conflitto in Ucraina, e persino per il Vaticano e il futuro della Chiesa cattolica.