Dettagli opera: BIANCO

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Codice:
97466
Autore:
TESSON SYLVAIN
Titolo:
BIANCO
Edito da:
SELLERIO
Anno di edizione:
2023
Genere:
VIAGGI REPORTAGES
Formato di registrazione:
DAISY
Codice isbn:
8838945878
Durata:
288 minuti
Dimensione file:
144418559
Lettura eseguita da:
CHIARELLO DONATO
Livello di lettura:
PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

Per Sylvain Tesson la vita è movimento. Nell'arco di quattro inverni, accompagnato dall'amico Daniel Du Lac, vincitore della Coppa del mondo di arrampicata, guida di alta montagna, pioniere di vie estreme, compie con gli sci la traversata delle Alpi, da Mentone, sulla costa francese, fino a Trieste, passando da Italia, Svizzera, Austria e Slovenia. Ai due viaggiatori si aggiunge poi Philippe Rémoville, entusiasta alpinista incontrato in un rifugio. Insieme hanno così percorso 1.600 chilometri e superato più di 60.000 metri di dislivello. Ogni singola giornata è una sfida contro il freddo e la fatica; le soste nei rifugi diventano occasione per conoscere personaggi indimenticabili, da un canonico dell'ospizio del Gran San Bernardo al figlio dello studioso Jean Starobinski, guida alpina ed esperto del mondo dell'arte. Immerso in un panorama che racchiude una forza selvaggia e una potenza trascendentale, Tesson si confronta con la bellezza e con il vuoto, con lo sforzo fisico e mentale, col silenzio della natura e il costante rumore di fondo del cervello al lavoro. Vive lo slancio del gesto perfetto e la mortificazione di una caduta, riposa in rifugi vuoti, a disposizione degli alpinisti solitari, scopre che il vero lusso non sta nella raffinatezza di un oggetto o nell'abbondanza dei piaceri, ma nella minestra dopo la fatica, nella contemplazione di un fuoco dopo il gelo: «il lusso consiste nella cessazione dello sforzo. Il lusso è compimento». L'uomo alle prese con la montagna, con la luce infinita delle Alpi, scrive Tesson, non migliora, non si redime, non si tra sforma. «Quando raggiunge altezze meravigliose, vi trasporta la sua miseria». Bianco sorprende per lo sguardo privo di arroganza, per l'assenza di ogni fittizia esaltazione. Non c'è la mistica della solitudine eroica nella natura madre e matrigna, o il culto della purificazione nell'aria cristallina delle vette. C'è solo un viaggio, fuori e dentro di sé, e un sogno di bambini, quello di avventurarsi nel mistero del mondo.