Risguardo di copertina
Immaginate tanti pappi che svolazzano in un cielo azzurro, ognuno dei quali rappresenta un pensiero, un ricordo che si affastella nella mente dell’autore.Spinti dal vento I soffioni si poggiano sulle pagine bianche di un libro e, quasi per magia, si trasformano in racconti. Immaginate ora una serie di racconti brevi, leggeri, senza peso, così come i pappi, dallo stile fluente, quasi di altri tempi per la ricchezza etimologica, il linguaggio forbito ed elegante, la mancanza di neologismi.Vedrete ora susseguirsi racconti diversi, non legati da una trama, che affascinano e incuriosiscono anche per la presenza occulta e pur così viva dello scrittore, che in essi deposita con calore i suoi sentimenti più vari, sicché le storie inducono ora al sorriso, ora alla tristezza, ora alla malinconia, assumendo i variegati colori dei pappi.E questi racconti, che racchiudono la vita dell’autore, dall’infanzia alla maturità, con le passioni, le malinconie, i rimpianti per il passato, le aspettative mai realizzatesi, spaziano da descrizione di realtà e paesaggi napoletani a narrazioni di episodi accaduti nelle lontane Americhe, dove da bambino l’autore visse, da brani descrittivi di personaggi ed animali a storie strettamente legate alla vita dell’autore.