Risguardo di copertina
Su una lingua di terra,pigramente protesa nella sua primordiale nudità, sul mare che bagna un tratto di costa salentina punteggiata di villette che occhieggiano tra rigogliosi oleandri ed enormi agavi puntute,fiorisce tra Antonio e Francesca un sentimento totalizzante che definisce per sempre l'identità del loro essere.Essi giocano, però,tutta la vita a rimpiattino con questo sentimento in nome di una razionalità che le convenzioni del tempo e dello spazio mortificano a scapito del loro amore, nato spontaneamente e nutrito di sguardi profondi attraverso i quali le loro coscienze si indagano a vicenda, oscillando tra le contingenze della realtà e il volo delle loro anime che, se vicine, respirano l'eternità.[...] Il ritmo vitale del romanzo non accusa mai pause di stanchezza,si legge tutto d'un fiato grazie alla facilità e alla scioltezza dell'eloquio;si rilegge più e più volte con piacere in quanto sollecita sempre una indiscussa partecipazione emotiva all'esplorazione dei più fievoli sospiri dell'animo umano.