Risguardo di copertina
Steso presumibilmente intorno al 1250 da un autore non identificato nella Francia settentrionale, la Castellana di Vergy è un racconto “cortese” ispirato ai canoni della fin’amor. I temi sono quelli celebrati dalla tradizione: l’idillio, obbligatoriamente segreto, tra il prode cavaliere e la bella castellana; la celebrazione della gioia d’amore (il joi trobadorico), raro appannaggio di pochi eletti; il distacco degli amanti; l’elemento perturbante. Proiettata sullo sfondo della corte del ducato di Borgogna – teatro di vita “oziosa”, spesa tra festini, danze e incontri amorosi -, la vicenda si svolge interamente nei luoghi consacrati dalla tradizione: il salone, il giardino, dove gli amanti fissano i loro appuntamenti servendosi di un grazioso cagnolino, la camera da letto.