Risguardo di copertina
CHI NON HA MAI SOGNATO, ALMENO UNA VOLTA, DI VIVERE LA VITA DI QUALCUN ALTRO? LIRICO E AVVINCENTE, EMOZIONANTE E DELICATO, STORIA DI UN POSTINO SOLITARIO è DAVVERO UN PICCOLO GIOIELLO, E UN NON PIù PICCOLO CASO EDITORIALE, DAL MOMENTO CHE – PUBBLICATO PER LA PRIMA VOLTA IN CANADA NEL 2004 – IL ROMANZO HA CONQUISTATO, UN LETTORE ALLA VOLTA, UN SOGNO ALLA VOLTA, IL PALCOSCENICO DELL'EDITORIA MONDIALE. IL « POSTINO SOLITARIO » è BILODO, 27 ANNI, UN RAGAZZO SCHIVO, CON POCHI AMICI, APPASSIONATO E DEDITO AL SUO LAVORO, LAVORO CHE GLI PERMETTE DI TROVARE NELLE VITE DEGLI ALTRI QUELLO CHE MANCA NELLA SUA. BILODO INFATTI è UN POSTINO INDISCRETO, PER QUANTO ASSOLUTAMENTE INNOCUO: APRE, DI NOTTE, LE LETTERE CHE DOVRà DISTRIBUIRE IL MATTINO SUCCESSIVO, E SI IMMEDESIMA NELLE ESISTENZE DEI CORRISPONDENTI. IMMAGINA, FANTASTICA, SOGNA; SI APPASSIONA, SI COMMUOVE, SI ARRABBIA. TRA TUTTE, LE LETTERE CHE PIù è ANSIOSO DI «RICEVERE», SONO QUELLE DI SéGOLèNE, UNA DONNA MISTERIOSA CHE VIVE IN GUADALUPA, E CHE MANDA DEGLI «HAIKU» – I CARATTERISTICI COMPONIMENTI POETICI GIAPPONESI – A GASTON GRANDPRé, UNA DELLE PERSONE SERVITE DA BILODO, CHE DI SéGOLèNE, IN QUALCHE MODO, SI è INNAMORATO. QUANDO, A CAUSA DI UN INCIDENTE, GASTON MORIRà, PROPRIO SOTTO GLI OCCHI DI BILODO, IL GIOVANE POSTINO NON RIUSCIRà A RASSEGNARSI ALLA PERDITA DI QUEI COMPONIMENTI CHE ORMAI SENTE IN QUALCHE MODO COME «SUOI», E SI SOSTITUIRà A GRANDPRé NELLA CORRISPONDENZA CON SéGOLèNE . E NON SOLTANTO IN QUELLA.