Risguardo di copertina
RITENUTO UNA DELLE PERSONALITà MILITARI PIù LIMPIDE DELLA RESISTENZA ITALIANA, TRABUCCHI FU TRA I PRIMI UFFICIALI DI CARRIERA CHE SI MISERO A DISPOSIZIONE DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE. NEL RUOLO DI COMANDANTE GENERALE DELLE FORMAZIONI AUTONOME FU STRETTO COLLABORATORE DEL GENERALE GIUSEPPE PEROTTI; QUANDO QUESTI FU FUCILATO, LO SOSTITUì AL COMANDO DEL CMRP. NEL DICEMBRE DEL 1944 I DIRIGENTI POLITICI DELLA RESISTENZA PIEMONTESE DECISERO, ALL'UNANIMITà, DI ACCOGLIERE LA PROPOSTA DEGLI ALLEATI DI AFFIDARE A TRABUCCHI LA RESPONSABILITà DEL "COMANDO GENERALE UNICO PER TUTTE LE OPERAZIONI DI COMBATTIMENTO DA COMPIERSI DAI PARTIGIANI" IN PIEMONTE. TRE MESI DOPO CADDE NELLE MANI DELLE SS TEDESCHE MA RIUSCì A SALVARSI GRAZIE ALL'INSURREZIONE DEL 26 APRILE. NEL 1947 HA RACCONTATO LA SUA ESPERIENZA IN QUESTO LIBRO, DENUNCIANDO GLI ECCESSI COMPIUTI DOPO LA LIBERAZIONE E IL VOLTAFACCIA DEI TANTI CHE SALIRONO SUL CARRO DEI VINCITORI.