Risguardo di copertina
FABIO NON SI è MAI MOSSO DALLA CITTà IN CUI è NATO, HA UN FIGLIO LONTANO E UN LAVORO CHE NON è DIVERSO DA MOLTI ALTRI. MAX è TORNATO DA CHISSà DOVE E CHISSà PERCHé. NON HA NIENTE E NESSUNO. EPPURE, PER I DUE CHE SI RINCONTRANO DOPO QUASI TRENT'ANNI, è COME NON ESSERSI MAI LASCIATI: LE CORSE NOTTURNE IN BICICLETTA, LA MUSICA, IL VINO. I CANI, QUELLI SALVATI E QUELLI SALVATORI. LE PROMESSE. E LE RISATE, APPOGGIATI AL BANCO DEL SOLITO BAR. CERTE AMICIZIE RINASCONO COME NIENTE, MA SI PORTANO DIETRO ANCHE QUELLO CHE SI VOLEVA DIMENTICARE: GLI STRASCICHI DI UNA PARTENZA IMPROVVISA E DOLOROSA, IL SENSO DI COLPA PER UNA BRUTTA STORIA, UN PERDONO MANCATO. TRA UN AMORE CHE NASCE E UN ALTRO CHE CERTO NON MUORE, L'ATTESA DI UNA DIAGNOSI INCERTA è IL MOMENTO PERFETTO PER CAPIRE COSA SI è PRESO IL TEMPO. E COSA HA DATO. "PERCHé MI HAI LASCIATO SOLO PER TUTTI QUESTI ANNI? ERAVAMO I MIGLIORI. I MIGLIORI DI NOI. TRA FRATELLI FIGLI UNICI, NON SI FA." UN ROMANZO FOLGORANTE SULL'AMICIZIA E SULL'AMORE, SUL TEMPO CHE CI SCIVOLA ADDOSSO, SULLE COSE CHE LASCIAMO ANDARE, E SU QUELLO CHE ABBIAMO SALVATO.