Risguardo di copertina
IN QUESTI RACCONTI CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE DELINEA LUCIDAMENTE E SENZA RETICENZE PATRIOTTICHE GLI ASPETTI PIù PROBLEMATICI DELLA SOCIETà NIGERIANA, ATTRAVERSATA DA SCONTRI RELIGIOSI, OMICIDI POLITICI, CORRUZIONE, BRUTALITà NELLE CARCERI E MASCHILISMO. TRA SENSO DI SMARRIMENTO E PIù CONCRETI PROBLEMI DI SOLDI E DI DOCUMENTI, RISULTA PERò ALTRETTANTO CHIARO CHE NEPPURE L'EMIGRAZIONE ASSICURA UNA VITA FELICE, NELLO SPECIFICO IN QUELL'AMERICA CHE, SEPPURE TANTO VAGHEGGIATA, VISTA DA VICINO è BEN DIVERSA DAL PARADISO DI ORDINATE VILLETTE UNIFAMILIARI DIPINTO IN CERTI FILM. GLI AFFETTI, I SAPORI E LE USANZE DI CASA CONTINUANO INFATTI A TORMENTARE LE PROTAGONISTE DEI RACCONTI DI ADICHIE, CHE SIANO ARRIVATE NEGLI STATI UNITI QUASI PER CASO, SPOSANDO UN UOMO RICCO CHE POI LE HA PARCHEGGIATE NELL'AGIO DI UNA TERRA STRANIERA CON FIGLI E DOMESTICA, OPPURE DOPO AVER ATTESO PER ANNI IL RICONGIUNGIMENTO CON IL COMPAGNO. A DARE IL TITOLO ALLA RACCOLTA è LA STORIA DI AKUNNA, UNA RAGAZZA CHE VINCE LA GREEN CARD E CHE, DOPO ESSERSI SCONTRATA CON LA DURA FILOSOFIA DEL «DARE PER AVERE», HA QUELLO CHE NELL'OPINIONE DI MOLTI SAREBBE UN INCREDIBILE COLPO DI FORTUNA. MA LIBERARSI DI «QUELLA COSA INTORNO AL COLLO», UN SOFFOCANTE SENSO DI SOLITUDINE E NON APPARTENENZA, è TUTT'ALTRA COSA. PARTICOLARMENTE TOCCANTI SONO I RACCONTI "L'AMBASCIATA AMERICANA" E "DOMANI è TROPPO LONTANO". NEL PRIMO LA PROTAGONISTA, CHE ALL'IMPROVVISO SI è RITROVATA IN UN INCUBO, ATTENDE IN FILA SOTTO UN SOLE COCENTE L'APERTURA DEI CANCELLI DELL'AMBASCIATA AMERICANA, DOVE SI APPRESTA A FARE DOMANDA DI ASILO POLITICO. INSENSIBILE ALLA FOLLA, RIESCE A PENSARE SOLO AL FIGLIO E ALLA MACCHIA, ROSSA COME OLIO DI PALMA FRESCO, CHE HA VISTO ALLARGARSI SUL SUO PETTO. NEL SECONDO, INVECE, SULLO SFONDO DI UN AFOSO E LUSSUREGGIANTE GIARDINO PIENO DI RICORDI, UNA RAGAZZA è COSTRETTA DALLA MORTE DELLA NONNA A RIVIVERE LA TRAGICA SERA DELL'INFANZIA IN CUI HA PERSO L'AMATO FRATELLO MAGGIORE.