Risguardo di copertina
COSA HANNO IN COMUNE LA VITA DI ELSINA MARONE, MILIARDARIA, IMPAREGGIABILE ANCHEGGIATRICE E UNA BREVE ESPERIENZA DA PILOTA DI FORMULA 1, E QUELLA DI SALVATORE VARRIALE DETTO (DAI NEMICI) 'A LIBELLULA, BOSS DELLA CAMORRA NASCOSTO (DAGLI AMICI) IN UNO SCANTINATO DEL CASERTANO? E QUELLE DI PEPPINO VALLETTA, ROMANTICO CANTANTE DI PIANO-BAR, CHE VIVE PER IL FIGLIO DISABILE, E DI LINDA GIUGIù, IMBATTIBILE, O QUASI, AL TAVOLO DA POKER? O ANCORA QUELLE DI ARISTIDE PERRELLA, INESORABILE E MOSTRUOSA FORZA DELLA NATURA, DI DONNA EMMA, PERFIDA VICEPORTIERA IN UN SIGNORILE STABILE SULLA PANORAMICA DI NAPOLI, DI GIROLAMO SANTAGATA, "AVVOCATO ROMANO E MISANTROPO INTERNAZIONALE", DI ENZA CONDé, SCIENZIATA DI FAMA PLANETARIA, DI MARCO VALLE, BOLOGNESE E TACITURNO, E DI SETTIMIO VALORI, "INFATICABILE PATROCINATORE DI SE STESSO E UOMO DI SCONCERTANTE BANALITà"? HANNO IN COMUNE CHE SONO, APPUNTO, VITE. E COME OGNI VITA SONO COMPOSTE DI TUTTE LE COSE CHE CI SEMBRANO DECISIVE E NON LO SONO, DI SPARUTI MOMENTI DI FELICITà E ABISSI DI DOLORE, DI UNA APPARENTE MONOTONIA ROTTA DA SQUARCI DI LUCE E GRAZIA, DA ILLUMINAZIONI IMPROVVISE, DA MIGLIAIA DI ASPETTI FORSE IRRILEVANTI MA NON PER QUESTO SECONDARI. PARTENDO DAI RITRATTI DEL FOTOGRAFO JACOPO BENASSI, PAOLO SORRENTINO IMMAGINA L'ESISTENZA DELLE PERSONE IMMORTALATE, SENZA CONOSCERE I LORO NOMI, LE LORO GENERALITà.