Risguardo di copertina
"'FERITE A MORTE' NASCE DAL DESIDERIO DI RACCONTARE LE VITTIME DI FEMMINICIDIO. HO LETTO DECINE DI STORIE VERE E HO IMMAGINATO UN PARADISO POPOLATO DA QUESTE DONNE E DALLA LORO ENERGIA VITALE. SONO MOGLI, EX MOGLI, SORELLE, FIGLIE, FIDANZATE, EX FIDANZATE CHE NON SONO STATE AI PATTI, CHE SONO USCITE DAL SOLCO DELLE REGOLE ASSEGNATE DALLA SOCIETà, E CHE HANNO PAGATO CON LA VITA QUESTA DISUBBIDIENZA. COSì MI SONO CHIESTA: 'E SE LE VITTIME POTESSERO PARLARE?' VOLEVO CHE FOSSERO LIBERE, ALMENO DA MORTE, DI RACCONTARE LA LORO VERSIONE, NEL TENTATIVO DI RIDARE LUCE E COLORE AI LORO OPACHI FANTASMI. DESIDERAVO FARLE RINASCERE CON LA LIBERTà DELLA SCRITTURA E TRASFORMARLE DA CORPI DA VIVISEZIONARE IN DONNE VERE, CON SENTIMENTI E RISENTIMENTI, MA ANCHE, SE è POSSIBILE, CON L'IRONIA, L'INGENUITà E LA FORZA SBIADITE NEI NECROLOGI UFFICIALI. DONNE ANCORA PIENE DI VITA, INSOMMA. 'FERITE A MORTE' VUOLE DARE VOCE A CHI DA VIVA HA PARLATO POCO O è STATA POCO ASCOLTATA, CON LA SPERANZA DI INFONDERE CORAGGIO A CHI PUò ANCORA FARE IN TEMPO A SALVARSI. MA NON MI SONO FERMATA AL RACCONTO E, CON L'AIUTO DI MAURA MISITI CHE HA APPROFONDITO L'ARGOMENTO COME RICERCATRICE AL CNR, HO PROVATO ANCHE A RICOSTRUIRE LE RADICI DI QUESTA VIOLENZA. COME ILLUSTRANO LE SCHEDE NELLA SECONDA PARTE DEL LIBRO, I DATI SONO INEQUIVOCABILI: L'ITALIA è PRESENTE E IN BUONA POSIZIONE NELLA TRISTE CLASSIFICA DEI FEMMINICIDI CON UNA PAUROSA CADENZA MATEMATICA, IL MASSACRO CONTA UNA VITTIMA OGNI DUE, TRE GIORNI." (SERENA DANDINI)