Risguardo di copertina
VLADIMIR PUTIN è DI ORIGINE VENETA. UNA SERA, IN INCOGNITO, è ANDATO A TROVARE I PARENTI NEI PRESSI DI VICENZA. VEDENDOLO AGGIRARSI NELL’OMBRA, QUALCUNO LO HA SCAMBIATO PER UN REDIVIVO CECCO BEPPE, IMPERATORE D’AUSTRIA E RE D’UNGHERIA. NEL 2012, UN COMPLOTTO CONTRO L’IDENTITà DI TRIESTE HA USATO COME CAVALLI DI TROIA... BRUCE SPRINGSTEEN & THE E STREET BAND. A BRUNICO, IN ALTO ADIGE, C’è UN MONUMENTO ALL’ALPINO CHE HA SUBITO PIù ATTENTATI DELL’AMBASCIATA AMERICANA A BEIRUT. NEL 2014, SECONDO LA TV RUSSA, IL VENETO SI è SEPARATO DALL’ITALIA. SI FA PRESTO A DIRE NORDEST. MENO SEMPLICE è CAPIRE COME MAI, IN QUESTE TERRE, OGNI FENOMENO SIA ESTREMO. IN QUESTO REPORTAGE IBRIDO E MUTANTE, PREPARATO IN DUE ANNI DI VIAGGI E DISCUSSIONI, WU MING 1 AZZARDA UNA RISPOSTA: C’ENTRA LA GRANDE GUERRA. QUI ERANO I CONFINI CON L’AUSTRIA; QUI SI COMBATTé LA GUERRA E MORIRONO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI UOMINI; QUI LE CICATRICI PULSANO FORTE. IL CENTENARIO DEL CONFLITTO RICHIAMA FANTASMI E MEMORIE RIMOSSE. SFILANO IN ORDINE SPARSO I DISERTORI, I DECIMATI, I CONDANNATI PER RIVOLTA IN FACCIA AL NEMICO. MARCIANO GLI ALPINI E GLI SCHüTZEN TIROLESI. PASSA DI CORSA, INSEGUITO DA UNA FOLLA INFEROCITA, IL GENERALE LUIGI CADORNA. CENT’ANNI A NORDEST RACCONTA QUESTE E ALTRE STORIE, PER DIRCI CHE IL NORDEST è UN OSSERVATORIO PRIVILEGIATO, DAL QUALE VEDIAMO MEGLIO L’ITALIA E NOI STESSI.