Risguardo di copertina
"DUE MANDATE DI CHIAVE E LA PORTA DI QUELLA CELLA SI CHIUSE. TUTTO CAMBIò ANCORA UNA VOLTA. IN QUELLE LUNGHISSIME 48 ORE, MILLE FRAMMENTI DELLA MIA VITA SI AFFOLLARONO IN IMMAGINI INVADENTI E DOLOROSE; RISCHIAVO DI RESTARE PER SEMPRE IN QUELLA CHE ERA GIà UNA PRIGIONE, LA PEGGIORE. EPPURE QUELLA CELLA RAPPRESENTAVA LA PORTA VERSO LA MIA LIBERTà". CAROLINA TANA, 31 ANNI E IL GRANDE DESIDERIO DI RACCONTARE LA SUA VERITà, DIVERSA DA QUELLA APPARSA SULLE PAGINE DI CRONACA DEGLI ANNI '90 CHE HA SEGNATO INDELEBILMENTE LA SUA INFANZIA E CONDIZIONATO LA SUA VITA. UNA STORIA RACCONTATA ATTRAVERSO I RICORDI DI BAMBINA IN UN'INFANZIA SEGNATA DALLA SOLITUDINE, VINCOLATA AI CAPRICCI DI UNA MADRE VIOLENTA, AMBIZIOSA ED EGOISTA. UN'ADOLESCENZA TERRIBILE IN CUI LE PRIVAZIONI E, LE SUCCESSIVE AULE DEL TRIBUNALE, TRA DIBATTIMENTI E MENZOGNE, LA SEGNANO PROFONDAMENTE. "MI ACCOMPAGNAVA LA CONSAPEVOLEZZA CHE PER RAGGIUNGERE QUELLA LIBERTà AVREI DOVUTO VOMITARE OGNI MOSTRUOSA VERITà FINO A QUEL MOMENTO CUSTODITA GELOSAMENTE. NULLA POTEVA ANNULLARE QUEL DOLORE E LE UMILIAZIONI SUBITE, MA DOVEVO TROVARE UNA VIA DI SALVEZZA. ORA, GIURO DI DIRE LA VERITà, TUTTA LA VERITà, NIENT'ALTRO CHE LA VERITà".