Risguardo di copertina
NONOSTANTE IL PADRE, CARLO GORETTI, SIA MORTO DA ORMAI 15 ANNI, IL RAPPORTO DI LORENZO, SUO FIGLIO, CON LA SUA MEMORIA è ANCORA IRRISOLTO E MOLTO TORMENTATO. LORENZO COMINCIA COSì A RIPERCORRERE LA VITA DI QUESTO EROICO PADRE, CAPITANO INSIGNITO DELLA CROCE DI GUERRA, UOMO COLTO AMANTE DI LIRICA E LETTERATURA E COSì DISTANTE DA LUI. LORENZO COMINCIA COSì, UNA LUNGA RICERCA SULLA FIGURA PATERNA E GLI COMPARE ALLA MENTE IL FANTASMA DELLA SORELLA MARIANEVE, MORTA PREMATURAMENTE. È MARIANEVE A RACCONTARGLI CHE IL CAPITANO COMBATTè AL CONFINE ORIENTALE I PARTIGIANI DI TITO, EBBE UN'AMANTE, L'ENIGMATICA IVANKA, CHE METTEVA IN GUARDIA GORETTI DAL CAPO PARTIGIANO ERIC "IL ROSSO", DI CUI PERò ERA ALLO STESSO TEMPO L'AMANTE; IVANKA TRADì COSì IL CAPITANO FACENDO UCCIDERE I SUOI UOMINI SU UN PONTE MINATO IN CUI GORETTI FU L'UNICO SUPERSTITE. LORENZO INDAGA SULLE FOIBE, FACENDO RICERCHE SUI LIBRI, E INTERROGANDO UN SOPRAVVISSUTO NAPOLETANO: CRISTIANO ROCCA. ROCCA è QUASI IMPAZZITO PER L'OSSESSIONE DI ESSERSI SALVATO, E RACCONTA A LORENZO DI ESSER STATO PROPRIO LUI A UCCIDERE IL CAPO PARTIGIANO ERIC. COME ULTIMO GESTO PER LA RICONCILIAZIONE CON LA FIGURA PATERNA LORENZO DECIDE DI APRIRE UN BAULE CON LE CARTE E LE LETTERE DEL PADRE, TRA CUI TROVA UNA CARTOLINA INVIATA PROPRIO AL CAPITANO DA CRISTIANO ROCCA: I DUE SI ERANO QUINDI CONOSCIUTI E LORENZO RIESCE COSì A RISOLVERE UN DOLOROSO CAPITOLO DELLA PROPRIA VITA.