Risguardo di copertina
JEAN-NOëL SCHIFANO, TRADUTTORE FRANCESE DELL'OPERA DI ELSA MORANTE, RICOSTRUISCE, SOTTO FORMA DI UNA LUNGA E DIALOGATA DICHIARAZIONE D'AMORE, IL RAPPORTO DI STRAORDINARIA VICINANZA CHE LO LEGò PER MOLTI ANNI ALL'AUTRICE ROMANA. ELISA (ELSA) è SUL LETTO DI MORTE. TEMPO PRIMA HA TENTATO IL SUICIDIO. POI UN'OPERAZIONE LE HA TOLTO FORZA, AUTONOMIA, LA SPERANZA DI SOPRAVVIVERE. AL SUO FIANCO C'è GIANNATALE (JEAN-NOëL). TRA LORO SCORRE UN CANALE DI RICORDI E RECIPROCHE CONFIDENZE CHE ILLUMINANO DI NUOVA LUCE ALCUNI ASPETTI PRIVATI DI ELISA E, INSIEME, DELLA ROMA NEGLI ANNI SESSANTA, LA ROMA PASOLINIANA, L'EPICENTRO DELLA CULTURA E DEL CINEMA, LA CITTà DI MORAVIA. GIORNO DOPO GIORNO, DURANTE I LORO INCONTRI NELLA STANZA DI UNA CLINICA, ELISA PARLA, CHIEDE, RIDE, SI CONFESSA, PRETENDE LA STESSA SPIETATA VERITà DALL'AMICO E CONFIDENTE DI UNA VITA. IMMERSI IN UN DIALOGO SOFFUSO DI TENEREZZA AMOROSA, I DUE CONDUCONO - FINO ALLA MORTE - IL GIOCO DELLE VERITà RIVELATE.