Risguardo di copertina
LA VITA DI KARIMA, GIOVANE DONNA MAROCCHINA, PARE SOLO PESO, SENZA LA LUCE DI ALCUNA GRAZIA. DOPO UN'INFANZIA SEGNATA DALLE VIOLENZE DEL PADRE, UN MINATORE POVERO E UBRIACONE CHE PICCHIA LA MOGLIE E LE FIGLIE, L'ATTRAZIONE ADOLESCENZIALE PER UN SUO COETANEO, CONTRASTATA FEROCEMENTE DAL PADRE-PADRONE, LE FA CONCEPIRE L'IDEA DI RINUNCIARE PER SEMPRE ALL'AMORE. MA LA CUGINA E AMICA DEL CUORE, FATIMA, ANDATA A VIVERE IN ITALIA E SPOSATASI FELICEMENTE, FA CONOSCERE A KARIMA UN UOMO, DARIO, UN EX SESSANTOTTINO CHE SI è AVVICINATO ALLE RAGIONI PROFONDE DELL'ISLAM. ANCHE IN ITALIA, PERò, LA VITA NON è FACILE: KARIMA NON SA LA LINGUA, NON CAPISCE ALCUNE ABITUDINI, SI TROVA AL CENTRO DI SOSPETTI E RANCORI IN QUANTO MUSULMANA. QUANDO RESTA INCINTA, SCOPRE CHE DARIO NON DESIDERA AFFATTO UN ALTRO FIGLIO E VORREBBE SPINGERLA AD ABORTIRE; LUI STESSO è SOSPETTATO DALLA POLIZIA DI ESSERE UN FIANCHEGGIATORE DEI TERRORISTI MUSULMANI. L'INFERNO SI è MATERIALIZZATO SULLA TERRA, MA LA VITA CHE KARIMA CURA E COLTIVA DENTRO DI Sé è LA SCINTILLA DI SPERANZA CHE LE DARà LA FORZA DI FARE I CONTI CON SE STESSA, PRIMA DI CONSEGNARSI AL DESTINO CHE LE è STATO RISERVATO. TAWFIK TOMA AI LETTORI ITALIANI CON UNA STORIA DI PASSIONE E DI VIOLENZA CHE HA L'INESORABILITà E LA CADENZA DEI PIù ANTICHI RITI, QUELLI CHE PAIONO SCONGIURARE LE AMAREZZE DELLA SORTE. E IL SUO NUOVO ROMANZO CI OFFRE UNA STRUGGENTE ALLEGORIA DELLA VITA UMANA ATTRAVERSO LE POETICHE PAROLE DI UN'ANCORA PIù ANTICA TRADIZIONE.