Risguardo di copertina
DICONO CHE I GEMELLI SIANO INSEPARABILI, DUE CORPI PER UN'ANIMA SOLA. PEMBE E JAMILA SONO NATE A TRE MINUTI DI DISTANZA, NEL PICCOLO VILLAGGIO CURDO DELLA CASA DEI QUATTRO VENTI. JAMILA HA OCCHI VERDI COME L'EDERA, SOGNA DI GIRARE IL MONDO COME I MARINAI E DI SVEGLIARSI OGNI GIORNO IN UN PORTO DIVERSO. PEMBE è SERIA, POSATA, LA SUA RISATA è IL RUMORE DI DUE BICCHIERI CHE SI TOCCANO E LE SUE MANI CONOSCONO I SEGRETI DELLA VITA E DELLA MORTE. DA GRANDE SARà UNA LEVATRICE: QUASI SACRA, VIVRà SOSPESA TRA IL MONDO INVISIBILE E QUELLO VISIBILE COME LA TRAMA SOTTILE DI UNA RAGNATELA. E SE PEMBE RESTERà FINO ALL'ULTIMO LEGATA AL VILLAGGIO E ALLA SUA GENTE, JAMILA ANDRà A ISTANBUL E POI A LONDRA, CONOSCERà L'AMORE E IL TRADIMENTO, FARà TRE FIGLI E TROPPI SBAGLI E ALLA FINE TORNERà NEL LUOGO DA CUI ERA PARTITA. PERCHé I DESTINI DI PEMBE E JAMILA SI CHIAMANO E SI INTRECCIANO FINO A CONFONDERSI IN QUEL DISEGNO FRAGILE E INTRICATO CHE è LA VITA. DOPO "LA BASTARDA DI ISTANBUL", ELIF SHAFAK RITORNA CON UN NUOVO ROMANZO RICCO DI MAGIA E DI SENTIMENTI, D STORIE E DI PERSONAGGI IN BILICO FRA TRADIZIONE E MODERNITà, TRA LA PAURA E UNA FORTISSIMA VOGLIA DI LIBERTà.