Risguardo di copertina
AL CENTRO DI "NEMESI" C'è UN ANIMATORE DI CAMPO GIOCHI VIGOROSO E SOLERTE, BUCKY CANTOR, LANCIATORE DI GIAVELLOTTO E SOLLEVATORE DI PESI VENTITREENNE CHE SI DEDICA ANIMA E CORPO AI SUOI RAGAZZI E VIVE CON FRUSTRAZIONE L'ESCLUSIONE DAL TEATRO BELLICO A FIANCO DEI SUOI CONTEMPORANEI A CAUSA DI UN DIFETTO DELLA VISTA. PONENDO L'ACCENTO SUI DILEMMI CHE DILANIANO CANTOR E SULLA REALTà QUOTIDIANA CUI L'ANIMATORE DEVE FAR FRONTE QUANDO NELL'ESTATE DEL 1944 LA POLIO COMINCIA A FALCIDIARE ANCHE IL SUO CAMPO GIOCHI, ROTH CI GUIDA FRA LE PIù PICCOLE SFACCETTATURE DI OGNI EMOZIONE CHE UNA SIMILE PESTILENZA PUò FAR SCATURIRE: PAURA, PANICO, RABBIA, CONFUSIONE, SOFFERENZA E DOLORE. SPOSTANDOSI FRA LE STRADE TORRIDE E MALEODORANTI DI UNA NEWARK SOTTO ASSEDIO E L'IMMACOLATO CAMPO ESTIVO PER RAGAZZI DI INDIAN HILL, SULLE VETTE DELLE POCONO MOUNTAINS - LA CUI "FRESCA ARIA MONTANA ERA MONDA D'OGNI SOSTANZA INQUINANTE" -, "NEMESI" METTE IN SCENA UN UOMO DI POLSO E SANI PRINCIPI CHE, ARMATO DELLE MIGLIORI INTENZIONI, COMBATTE LA SUA GUERRA PRIVATA CONTRO L'EPIDEMIA. ROTH è DI UNA TENERA ESATTEZZA NEL DELINEARE OGNI PASSAGGIO DELLA DISCESA DI CANTOR VERSO LA CATASTROFE, E NON è MENO ESATTO NEL DESCRIVERE LA CONDIZIONE INFANTILE.