Risguardo di copertina
PARIGI, 2006. ÉLIE, UN GIOVANE RAGAZZO EBREO, VIENE SEQUESTRATO E SEVIZIATO FINO ALLA MORTE PER MANO DI UNA BANDA DI PICCOLI CRIMINALI DI PERIFERIA, QUASI TUTTI MUSULMANI E IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE. BASANDOSI SUGLI ATTI DEL PROCESSO E SULLE TESTIMONIANZE DIRETTE DELLE PERSONE IMPLICATE, IL LIBRO è LA MINUZIOSA RICOSTRUZIONE DI UN FATTO DI CRONACA CHE IN FRANCIA HA SUSCITATO GRANDE SDEGNO PER LA SUA EFFERATEZZA E UN AMPIO DIBATTITO SULLA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI GIOVANI D'OGGI. LE SEVIZIE, L'INSENSIBILITà DI CARCERIERI POCO PIù CHE ADOLESCENTI NEI CONFRONTI DELLA VITTIMA INERME E RIDOTTA A MERCE DI SCAMBIO, LA SUA PROLUNGATA AGONIA, IL SILENZIO DI CHI CONOSCE LA VERITà E TACE PER STUPIDITà O IGNAVIA, LA FEROCIA DELL'ANTISEMITISMO: SORTA DI NON-FICTION NOVEL, IL LIBRO RACCONTA IL FATALE DILAGARE DELLA BANALITà DEL MALE CON UNA SCRITTURA SCARNA, CRUDA, PRIVA DI PSICOLOGISMI O CONSIDERAZIONI MORALISTICHE. L'AUTORE DENUNCIA COSì IL VUOTO CULTURALE E IL DEGRADO MORALE CUI VANNO INCONTRO I TANTI GIOVANI ABBANDONATI A LORO STESSI, RELEGATI NELLE PERIFERIE A VIVERE DI ESPEDIENTI E TRAFFICO DI DROGA, SENZA ALCUNA ASPIRAZIONE SE NON I SOLDI FACILI.