Risguardo di copertina
CONTRO LE MAMME LAVORATRICI SEMBRA CONCENTRARSI BUONA PARTE DEI PEGGIORAMENTI AVVENUTI IN QUESTI ANNI NEL MONDO DEL LAVORO, IN PARTICOLARE QUELLO FEMMINILE. MOLTE DONNE, TORNANDO IN UFFICIO O IN FABBRICA DOPO LA MATERNITà, VENGONO MESSE ALL'ANGOLO. LA RIGIDITà CHE MOLTE AZIENDE OPPONGONO A RICHIESTE ANCHE MINIME (COME DIECI MINUTI DI FLESSIBILITà SULL'ORARIO STANDARD PER POTER PORTARE IL PICCOLO AL NIDO) PUò AVERE CONSEGUENZE DRAMMATICHE SULLA VITA DELLE LAVORATRICI. E IL CONGEDO DI MATERNITà PIù CHE UN DIRITTO COMINCIA A ESSERE VISTO COME UN PRIVILEGIO. IL RISULTATO è NELLE CIFRE. TRA LE GIOVANI MAMME ALMENO UNA SU CINQUE LASCIA IL LAVORO DOPO LA NASCITA DEL BIMBO. CHIARA VALENTINI RACCONTA QUESTA REALTà, DURA E PREOCCUPANTE, IN CUI PERò, PER FORTUNA, SI STANNO MUOVENDO MOLTE COSE: GRUPPI DI MAMME E PAPà AUTO-ORGANIZZATI, I BLOG DELLE MAMME AL LAVORO E LA NASCITA DI ASSOCIAZIONI COME ACTA, UNA SORTA DI SINDACATO CHE DIFENDE I LAVORATORI FLESSIBILI DEL TERZIARIO AVANZATO. E INTANTO LE CONSIGLIERE DI PARITà, UN'ISTITUZIONE ANCORA POCO CONOSCIUTA CHE DIPENDE DAL MINISTERO DEL LAVORO, PORTANO IN TRIBUNALE AZIENDE E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CHE DISCRIMINANO LE DONNE.