Risguardo di copertina
È IL 23 LUGLIO 1843, UNA MATTINA D’ESTATE SENZA UNA NUBE E UNA LUCE CHE AMMAZZA TUTTI I COLORI. DUE GIOVANI IN CERCA D’AVVENTURA SALPANO SU UNA BARCHETTA CON TRE VELE LATINE. DAL MOLO DI BELLANO LI SEGUE LO SGUARDO PREOCCUPATO DEL SARTO LEPIDO: NO è GIORNATA, STA PER ALZARSI IL VENTO. L’IMBARCAZIONE è PRESTO AL LARGO, IN UN ATTIMO LA TRAGEDIA: LO SCAFO SI ROVESCIA, A RIVE GIUNGE UN CORPO SENZA VITA. UN’IMPRUDENZA, UNA DISGRAZIA. MA C’è UN PROBLEMA. LA VITTIMA è FRANCESCO, FIGLIO DI GIANGENESIO GORGIA, RICCO E POTENTE MERCANTE DEL PAESE. L’ALTRO INESPERTO MARINAIO, EMILIO SPANZEN, MILANESE IN VILLEGGIATURA SUL LAGO, è FIGLIO DI UN INGEGNERE CHE STA PROGETTANDO LA FERROVIA CHE COLLEGHERà MILANO ALLA VALTELINA. DUE FAMIGLIE IMPORTANTI. INFATTI DA COMO ARRIVA UNA PESANTE SOLLECITAZIONE: BISOGNA TROVARE UN COLPEVOLE.