Risguardo di copertina
SBALLOTTATO DALLE ONDE TEMPESTOSE DELLA STORIA, ISACCO JAKOB BLUMENFELD, MITE SARTO DELLA GALIZIA, SI RITROVA A CAMBIARE NAZIONALITà COME ALTRI CAMBIANO CAMICIA. ASSISTE AL CROLLO DELL'IMPERO ASBURGICO, SCAMPA ALLA SHOAH E VIVE L'AVVENTO DEL COMUNISMO. NELLA SUA ESISTENZA PASSA ATTRAVERSO DUE GUERRE MONDIALI, TRE CAMPI DI CONCENTRAMENTO E CINQUE PATRIE, SEMPRE CON L'ATTEGGIAMENTO DI CHI PREFERISCE EVITARE L'AZIONE LIMITANDOSI A SOPPORTARE CON DIGNITà. LE SUE PERIPEZIE E QUELLE DEI SUOI COMPAGNI DI SVENTURA, COME IL RABBINO ATEO BENDAVID E I VECCHI DELLO SHTETL DI KOLODEZ, OSSESSIONATI DALLE VICENDE DELLA FAMIGLIA ROTHSCHILD, ANIMANO UN'ODISSEA TRAGICOMICA CHE RINVIGORISCE LA TRADIZIONE DELLA MIGLIORE LETTERATURA CENTROEUROPEA, IN UN'ALTERNANZA DI TONI CUI FA DA CONTRAPPUNTO LO SPIETATO UMORISMO DELLE BARZELLETTE EBRAICHE.