Risguardo di copertina
SONO 650 MILIONI I DISABILI NEL MONDO, OLTRE IL 10 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE GLOBALE. TUTTI INSIEME POPOLEREBBERO LA TERZA NAZIONE DEL MONDO DOPO CINA E INDIA. IN ITALIA, SONO CIRCA 6 MILIONI, LA SECONDA REGIONE DOPO LA LOMBARDIA. SONO LE VITTIME DI MALATTIE CONGENITE O ACQUISITE, TRAUMI PSICHICI, INCIDENTI SUL LAVORO E STRADALI, TUMORI. PROPRIO PERCHé TEMUTA, LA DISABILITà è RIFIUTATA, LA SUA VISTA DISTURBA E INQUIETA. L'HANDICAP è UN TRAUMA CHE SCONVOLGE I CORPI, LE SOGGETTIVITà, LE RELAZIONI DEGLI INDIVIDUI E DEL MONDO CIRCOSTANTE. L'HANDICAP è LUTTO DELLA PERDITA DELLA "NORMALITà", NON UNA MENOMAZIONE, MA UNA SPECIFICA CONDIZIONE UMANA. NON ESISTE HANDICAP SENZA SGUARDO SULL'HANDICAP. QUESTO SGUARDO è PIENO DI PREGIUDIZI, PIETISMO PROVATI DAI "NORMALI" SUI DISABILI E DAI DISABILI SU SE STESSI: QUI SI CREANO E SI ALIMENTANO IL RIFIUTO E L'EMARGINAZIONE. LO STATO SOCIALE è ANCORA INSUFFICIENTE, NELLA PREVENZIONE E NELLE RISPOSTE ALLE FORME DI HANDICAP. LE POLITICHE SONO INCENTRATE SULL'ASSISTENZIALISMO, MA HANNO BUCHI STRUTTURALI CHE FANNO DELL'INTEGRAZIONE UNA CHIMERA: BARRIERE ARCHITETTONICHE, RISORSE INSUFFICIENTI, LEGGI PARZIALMENTE APPLICATE, NESSUNA DOTAZIONE DI STRUMENTI PSICOLOGICI PER AFFRONTARE IL TRAUMA. QUESTI DEFICIT CONTRIBUISCONO A SOMMERGERE LE PERSONE DISABILI NELLE DIFFICOLTà QUOTIDIANE, NELLE SOLITUDINI, NELLE FORME DI POVERTà, IN VITE COMPLETAMENTE SACRIFICATE ALL'HANDICAP.