Risguardo di copertina
IL LIBRO DI AMéRY è UN TENACE CATASTO DI MOLTE SCONFITTE. L'ETICA IN NOME DELLA QUALE IL NAZISMO ERA STATO COMBATTUTO VIENE NEGATA DALLA VIOLENZA E DAL TERRORE IMPERANTI IN ALTRE, VARIE PARTI DEL MONDO; L'ANTISEMITISMO RISORGE IN ALTRI MODI E IN ALTRE FORME. CON INESORABILE PRECISIONE E PASSIONE DI VERITà, AMéRY REGISTRA LE DISFATTE DELLO SPIRITO DI AUSCHWITZ, A COMINCIARE DALLA PECULIARE INFERIORITà NELLA QUALE, NEL LAGER, VENGONO A TROVARSI GLI INTELLETTUALI, CHE L'INADEGUATEZZA ALLA DIMENSIONE MERAMENTE FISICA CUI è STATA RIDOTTA LA VITA RENDE PARIA FRA I PARIA, E CHE L'UMANESIMO SCETTICO E AUTOCRITICO, PRIVO DI CERTEZZE ASSOLUTE, RENDE PIù INDIFESI RISPETTO A CHI, COME I CREDENTI RELIGIOSI E I MILITANTI MARXISTI ORTODOSSI, POSSIEDE UNA FEDE INCROLLABILE E UNA SPIEGAZIONE INOPPUGNABILE, CHE AIUTANO A SOPPORTARE TORTURE, PRIVAZIONI, UMILIAZIONI E MORTE. UN'ALTRA, ANCOR PIù INSIDIOSA FRAGILITà DELL'INTELLETTUALE CONSISTE NELLA RIFLESSIONE, CHE GLI IMPEDISCE DI ILLUDERSI E, COSTRINGENDOLO A SCRUTARE SINO IN FONDO L'ANNIENTAMENTO DELLA MORALE DEL LAGER, LO INDUCE A INTERROGARSI SULLA DEBOLEZZA DELLA MORALE STESSA DINANZI ALLA REALTà E A DUBITARE DEI VALORI CHE NON HANNO SAPUTO DOMINARE IL CORSO DEGLI EVENTI.