Risguardo di copertina
UNA DONNA DI UMILI ORIGINI CHE VIVE IN CAMPAGNA, PARTORISCE IN OSPEDALE UNA BAMBINA, MA DOPO QUALCHE GIORNO LE DICONO CHE LA FIGLIA è MORTA IN SEGUITO A UNA FEBBRE VIOLENTA. LEI NON SI RASSEGNA, SI CONVINCE CHE LA PICCOLA SIA ANCORA VIVA, E DECIDE DI AGIRE. CON L\'AIUTO DI UNA GIORNALISTA SCOPRE CHE NELL\'OSPEDALE DOVE ERA STATA RICOVERATA CI SONO TROPPE MORTI SOSPETTE E TROVA UNA DONNA PRONTA A TESTIMONIARE DI AVER SENTITO I MEDICI PARLARE CHIARAMENTE DI UN RAPIMENTO: IL SOSPETTO DI UN TRAFFICO ILLEGALE DI ADOZIONI E DI ORGANI DIVENTA QUASI UNA CERTEZZA. E ALLORA, INSIEME AD ALTRE MADRI NELLA STESSA SITUAZIONE, DECIDE DI CREARE UN\'ASSOCIAZIONE CHE SI BATTE PER PORTARE ALLA LUCE GLI ORRIBILI CRIMINI. UN GIORNO, DURANTE UN SIT-IN, VEDE UNA BAMBINA TENUTA PER MANO DALLA MOGLIE DEL MINISTRO DEGLI INTERNI, è CERTA CHE SIA SUA FIGLIA. IN UN IMPETO DI GIOIA RABBIOSA L\'ABBRACCIA E TENTA DI STRAPPARLA ALLA FALSA MADRE. IMMEDIATAMENTE ARRESTATA, VIENE INTERNATA IN UN OSPEDALE PSICHIATRICO. Lì LOTTA PER NON IMPAZZIRE E CON CAPARBIETà NON RINUNCIA ALL\'IDEA DI RIAVERE SUA FIGLIA...IL DOLORE DI UNA MADRE, LA DETERMINAZIONE A NON RASSEGNARSI, LA GRINTA CON CUI SI BATTE PER RIAVERE CIò CHE LE è STATO TRAGICAMENTE STRAPPATO. LA STORIA DI UNA DONNA CHE NON SI ARRENDE, E CHE CON LA SUA DISPERATA TENACIA RIESCE AD AIUTARE ALTRE DONNE CHE COME LEI VIVONO IL DRAMMA DELLA PERDITA.