Risguardo di copertina
CON CINQUANTA MULI, SHERPA, GUIDE, CUOCHI, FOTOGRAFI, TRA FRANE E TEMPESTE DI NEVE, TUCCI SI ADDENTRA NELLA REGIONE PIù IMPERVIA, PERICOLOSA E MENO CONOSCIUTA DI TUTTO IL TIBET OCCIDENTALE, LO SHANG SHUNG, LA ZONA IN CUI NACQUE LA CULTURA TIBEANA PREBUDDHISTA, TANTRICA, MAGICA E SCIAMANICA. I PAESAGGI SONO DA SOGNO E DA INCUBO, I PERSONAGGI INQUIETANTI E AFFASCINANTI, LE ARTI E LE PRATICHE TANTRICHE DI CULTO (DZOG CHEN) DI CUI SI PARLA TERRIBILI E ATTRAENTI. TUCCI, CHE UNIVA ALLE QUALITà DI STUDIOSO E INSTANCABILE VIAGGIATORE, LA CURIOSITà DI UN AVVENTURIERO TENACE E CERTAMENTE PRIVO DI INUTILI SCRUPOLI, NON ESITA DAVANTI ALLE DIVINITà FEROCI, AI RITI SPESSO CRUENTI E AL PROFUMO DI MAGIA E TECNICHE LEGATE AL SOPRANNATURALE.