Risguardo di copertina
à UNA MITE SERATA DI GIUGNO E, APPENA ARRIVATO AD AGRA, NEL CANTON TICINO, CLARIN HA DECISO SUBITO DI NON CHIUDERSI TRA LE ANGUSTE PARETI DELLA CASA DI VACANZA CHE DIVIDE CON UN SUO COLLEGA AVVOCATO. à RISALITO IN MACCHINA E SI Ú FERMATO DAVANTI ALL'HOTEL BELLEVUE, DECISO A SORSEGGIARE QUALCOSA SULLA MAGNIFICA TERRAZZA DELL'ALBERGO. IL DESTINO HA VOLUTO PERò CHE SULLA TERRAZZA NON CI FOSSE UN SOLO POSTO LIBERO E CHE IL SUO SGUARDO SI POSASSE SU UN TAVOLO DA QUATTRO, NELL'ANGOLO A SINISTRA. LO SCONOSCIUTO ERA Lì, SOLO. DI TANTO IN TANTO ALZAVA GLI OCCHI E GIRAVA UN PO' LA TESTA, VOLGENDO LO SGUARDO VERSO I COLLI E I PENDII, OLTRE LA VALLATA. AVEVA UNA TESTA GROSSA, CON L'OSSATURA BEN MARCATA, UNA MEZZA CORONA DI CAPELLI FOLTI E RASATI, CHE ANDAVA DA UNA TEMPIA ALL'ALTRA, LA BARBA DI TRE GIORNI, BRIZZOLATA E FOLTA. CLARIN SI Ú AVVICINATO E HA CHIESTO IL PERMESSO DI SEDERSI AL TAVOLO. LO SCONOSCIUTO, CINQUANT'ANNI BUONI, DUE MACCHIE SCURE SOTTO GLI OCCHI E DUE ANELLI, DUE FEDI NUZIALI DI SEMPLICE FATTURA ALL'ANULARE, HA FATTO UN DISTACCATO CENNO DI ASSENSO. CLARIN SI Ú SEDUTO DI FRONTE, CON NATURALEZZA, COI GESTI DI CHI IGNORA DI ANDARE INCONTRO A UN DUELLO CRUDELE. LO SCONOSCIUTO HA DETTO DI CHIAMARSI LOOS E, ALL'INIZIO DELLA CONVERSAZIONE, DAVANTI A UNA CARAFFA DI VINO BIANCO, L'HA PRESA ALLA LARGA. HA DETTO, COME TUTTI I CINQUANTENNI CON LE MACCHIE SCURE SOTTO GLI OCCHI, CHE DETESTA LE PERSONE CHE SI TROVANO A LORO AGIO NEL MONDO, LE PERSONE PER CUI "SI MANGIA, SI BEVE, SI VA IN BAGNO... E TUTTI SE NE FREGANO DI TUTTO". CLARIN, ALL'INIZIO, HA DETTO LE COSE CHE DICONO I TRENTENNI COME LUI, CHE NON C'Ú NIENTE DI MALE A VOLER GODERE DELLE GIOIE DELLA VITA, CHE Ú MEGLIO COLTIVARE RAPPORTI DISINVOLTI CAPACI DI AGGIRARE LE TRAGEDIE E DI OFFRIRE UN RIPARO AI COLPI DEL DESTINO... POI, COMPLICE FORSE IL VINO, LA CONVERSAZIONE HA IMBOCCATO UNA STRADA PERSONALE. CLARIN HA RACCONTATO ALLO SCONOSCIUTO DELLA SUA STORIA CON VALERIE E LO SCONOSCIUTO GLI HA PARLATO DELLA MOGLIE MORTA, TRAGICAMENTE PERDUTA... A CLARIN SAREBBE APPARSA UNA CONVERSAZIONE NORMALE, UN INCONTRO TRA UOMINI RESO UN PO' PIù INTIMO DAL VINO, SE IL TONO DI LOOS NON L'AVESSE, A UN CERTO PUNTO, COLPITO, SE NON ADDIRITTURA FERITO! UN TONO PER CUI QUELLO CHE SEMBRAVA UN ACCIDENTALE SCAMBIO DI OPINIONI TRA DUE UOMINI DI DUE DIVERSE GENERAZIONI SI Ú VIA VIA TRASFORMATO IN UN DUELLO, UN GIOCO PERICOLOSO! CERTO, LOOS HA BUONE RAGIONI PER AVERCELA COL MONDO, SE Ú VERO CHE SUA MOGLIE Ú MORTA. MA PERCHé AVERCELA CON LUI E CON LA SUA IDEA DELL'ESISTENZA? CHE COLPA HA CLARIN SE NON HA CINQUANT'ANNI E VUOLE VIVERE LA VITA CON LEGGEREZZA?STRAORDINARIO LIBRO, IN CUI UN COLPO DI SCENA FINALE VIENE A ILLUMINARE IL SENSO DI UN INCONTRO SOLO APPARENTEMENTE ACCIDENTALE, "QUANDO LA VITA CHIAMA" Ú UN ROMANZO IN CUI, ATTRAVERSO L'ANTICO TEMA DELLA GELOSIA E DEL TORMENTO AMOROSO, SI CONFRONTANO DUE UOMINI E I LORO MONDI: "IL MONDO DEL LEGAME, DELLA DURATA E DELLA MORALE, DA UN LATO, E QUELLO DELLA MOBILITà E... DELL'ASSENZA DI SCRUPOLI, DALL'ALTRO". (RHEINISCHE POST)