Risguardo di copertina
UN INCONTRO DI VECCHI COMPAGNI DELL'IMPERIAL - REGIO GINNASIO DI SAN NICOLA, VENTICINQUE ANNI DOPO IL LORO ESAME DI LICENZA, RISVEGLIA MEMORIE LONTANE NELLA MENTE DEL GIUDICE ISTRUTTORE, CONSIGLIERE DI CORTE D'APPELLO DOTTOR ERNEST SEBASTIAN. TRA I VOLTI ORMAI APPESANTITI DAGLI ANNI MANCA QUELLO DI FRANZ ADLER, L'ARTISTA, IL PIù DOTATO, IL SOLO A POSSEDERE IL SEGRETO DELLA POESIA. MOSSO DA QUEST'ASSENZA, E DA UN INCONTRO FATTO POCO PRIMA, SEBASTIAN RISCRIVE CON FRETTA FURIOSA UNA VECCHIA VICENDA GIOVANILE; CHE è ANCHE LA STORIA DI UNA COLPA E DI UN'ESPIAZIONE MANCATA, E DELL'ETERNA CRUDELTà DEGLI UOMINI VERSO GLI ELETTI, QUANDO LI RICONOSCANO COME TALI.COSì NEL 1828, ISPIRANDOSI AI SUOI PERSONALI RICORDI, FRANZ WERFEL RIDUSSE AI TERMINI DELLA GIOVINEZZA E DELLA MEMORIA IL MITO PREDILETTO DELLA "FINIS AUSTRIAE", INCARNANDO NELLA MEDIOCRITà DEI PERSONAGGI LA DEBOLEZZA E LA SORTE DI UN'INTERA CIVILTà. L'AUSTRIA IMPERIALE VIVE ORMAI SOLO NEI PALAZZI NOBILIARI TRESFORMATI IN BLOCCHI DI UFFICI O NELLA FIGURA SPETTRALE DELL'EX-UFFICIALE DELL'ESERCITO SCONFITTO CHE SI AGGIRA DI NOTTE PER LA CITTà. MA LA CELEBRAZIONE, ALLUSIVA E RETICENTE, DEL CREPUSCOLO DI UN MONDO NON è CHE LO SCENARIO PER IL ROMANZO DI UNA FORMAZIONE TRONCATA, ALLA QUALE WERFEL GUARDA COME ESEMPLARE.