Risguardo di copertina
DENTRO UNA STANZA D'ALBERGO, AL CENTRO ESATTO DELLA CITTà DI ROMA E A POCHI PASSI DAL PANTHEON, UNA VOCE DI DONNA RACCONTA UNA STORIA, E LA RACCONTA RIVOLGENDOSI A UN UOMO. LA DONNA SI GUARDA ALLO SPECCHIO, ESAMINA MINUZIOSAMENTE IL PROPRIO CORPO, NUDO. DA Là INIZIA LA STORIA. E DA UN UOMO CHE Ú LÃ, E POI NON C'Ú PIú, SEMBRA ESSERE SLITTATO INDIETRO NEL TEMPO. VA E VIENE, COME LE IMMAGINI DEI SOGNI. LA STORIA CHE LA DONNA RACCONTA ALL'UOMO Ú LA STORIA DI UN AMORE, IL LORO, MA POTREBBE BENISSIMO ESSERE UN ALTRO; SIA L'AMORE, CHE L'UOMO. NON HA IMPORTANZA COME SI CHIAMINO, QUEST'UOMO E QUESTA DONNA. SONO LÃ. IN UN ETERNO PRESENTE CHE Ú QUELLO DELLE STORIE D'AMORE, DI OGNI STORIA D'AMORE. LA STORIA VIENE RIPERCORSA IN TUTTE LE SUE TAPPE, NELLA NASCITA DELLA PASSIONE, NELLA VOGLIA DI LEI DI ABDICARE A SE STESSA DONANDOSI A LUI, E NELLA SCOPERTA DELLA VIOLENZA E DEL RIFIUTO, MA NON IN MODO CRONOLOGICO; COME LA STRUTTURA CIRCOLARE DEL PANTHEON, OGNI STORIA D'AMORE Ú UNA STORIA DI RIPETIZIONI, E ANCHE DI ALTRE STORIE, SUGGESTIONI, IMMAGINI, CHE SI INNESTANO ALLA LINEA PRINCIPALE E LA FANNO DEVIARE. UN ROMANZO CHE SEMBRA UNA CONFESSIONE MA Ú IMPIETOSO COME UNA GEOMETRIA. UNA EDUCAZIONE SENTIMENTALE PER L'ETà CHE AVEVA RINUNCIATO AI SENTIMENTI.