Risguardo di copertina
COME UN GREGOR SAMSA DEI GIORNI NOSTRI, IL PROFESSOR DAVID KEPESH SI SVEGLIA UNA MATTINA SCOPRENDO DI AVER SUBITO UNA METAMORFOSI. MA MENTRE IL PROTAGONISTA DI KAFKA SI ERA TRASFORMATO IN UNO SCARAFAGGIO GIGANTESCO, IL PERSONAGGIO DELL'ESUBERANTE FANTASIA DI PHILIP ROTH Ú DIVENTATO UN ENORME SENO FEMMINILE. CHIUSO NELLA STANZA DI UNA CLINICA, COSTRETTO A LETTO, KEPESH SI TROVA AD AFFRONTARE LE CONSEGUENZE DELLA SUA NUOVA CONDIZIONE: SENTE E PARLA, MA NON PUò VEDERE, E VIVE GLI UNICI MOMENTI GRATIFICANTI DEL SUO RAPPORTO CON GLI ALTRI ATTRAVERSO IL TATTO. KEPESH PREFERIREBBE CHE IL MEDICO, L'INFERMIERA, L'ANALISTA, SUO PADRE, LA SUA COMPAGNA GLI DICESSERO CHE Ú DIVENTATO COMPLETAMENTE PAZZO, MA ANCHE QUESTO SOLLIEVO GLI Ú NEGATO. ANZI, TUTTI GLI CHIEDONO DI ESSERE RAGIONEVOLE E DI ACCETTARE LA SUA NUOVA NATURA. MA COME ACCETTARE DI ESSERE UNA GHIANDOLA MAMMARIA DI SETTANTA CHILI? CON QUESTO STRAORDINARIO RACCONTO, INQUIETANTE, VISIONARIO E TERRIBILMENTE COMICO FECE LA SUA PRIMA APPARIZIONE, NEL 1972, IL PROTAGONISTA DELL'"ANIMALE MORENTE", DAVID KEPESH.PUBBLICATO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA NEL 1973 CON IL TITOLO "LA MAMMELLA".