Risguardo di copertina
ABBIAMO APPENA SVOLTATO UN PAIO DI PAGINE E GIà STIAMO SCENDENDO ANCHE NOI PER LE VIE E LE VIOTTOLE RIPIDISSIME, PER LE CALETTE E LE 'VENELLE' CHE INCROSTANO DI FANGO LE SCARPE E PER I VICHI STRETTI E SCIVOLOSI COME VISCERE DEL 'VENTRE DI NAPOLI'. LA SENSAZIONE DI STARE DENTRO LO SCENARIO è FORTE, COME SE CI TROVASSIMO IN UN FILM DOVE L'USO DELLA CINEPRESA A MANO CI FACESSE ONDEGGIARE E SUSSULTARE SECONDO IL DISLIVELLO DEI SELCIATI, NELLE IMPROVVISE APERTURE DI LUCE NEL CUPO DEI VICOLI E CON LA SENSAZIONE QUASI TATTILE DI VEDER SORGERE DAVANTI A NOI I DETTAGLI CHE LA CAMERA INQUADRA ORA IN AMPI PIANI SEQUENZA ORA IN PRIMI PIANI COSì RAVVICINATI E AL 'RALENTI' CHE LA TENTAZIONE DI ALLUNGARE LA MANO E TOCCARE DIVENTA IRRESTIBILE. E INSIEME A QUESTO SGUARDO IN MOVIMENTO E A QUESTI OGGETTI INGRANDITI FINO A OCCUPARE TUTTO IL CAMPO VISIVO CI ACCORGIAMO DI ESSERE STATI AVVOLTI E AGGREDITI NELL'OLFATTO... (DALLO SCRITTO INTRODUTTIVO DI GIUSEPPE MONTESANO)