Risguardo di copertina
LA BOCCA DEL LUPO" è IL CAPOLAVORO DI REMIGIO ZENA, PSEUDONIMO DEL NOBILE TORINESE GASPARE INVREA, GENOVESE D'ADOZIONE, A TAL PUNTO INNAMORATO DELLA SUA CITTà DA CANTARLA E DESCRIVERLA IN TUTTI I SUOI ASPETTI: QUI, SULLE ORME DI VERGA, è L'AMBIENTE POPOLARE INTORNO AL PORTO CHE REALISTICAMENTE DESCRIVE, E PRECISAMENTE IL GHETTO DELLA PECE GRECA, NEL QUARTIERE DI PORTORIA, IL PIù POVERO DELLA GENOVA DEL SECONDO OTTOCENTO. INCENTRATA INTORNO ALLA FIGURA MAGISTRALE DI BRICICCA, CHE SI ARRANGIA A VIVERE GESTENDO UN LOTTO CLANDESTINO E UNA RIVENDITA DI FRUTTA E VERDURA, E DELLE SUE FIGLIE, LA STORIA SUPERA I CONFINI VERISTI, PER LA STRAORDINARIA CAPACITà STILISTICA E LA FORZA POETICA DELLO SCRITTORE, PER L'UMANITà E LA PUNGENTE IRONIA CON CUI SONO VISTI I PROTAGONISTI E L'IRIDESCENTE POPOLAZIONE DEI VICOLI PORTUALI. EUGENIO MONTALE, CHE AMAVA MOLTISSIMO QUESTO ROMANZO, HA SCRITTO: "NESSUNO CAPì COSì BENE I POVERI, I DISEREDATI, COME LO ZENA; NESSUNO LI LASCIò RAGIONARE CON TANTA INDULGENZA, CON TANTA PIETà SUPERIORE E NASCOSTAMENTE SORRIDENTE".