Risguardo di copertina
TRA LE TESTIMONIANZE SULL'OLOCAUSTO, QUESTA DI BERNAT ROSNER (INTERNATO AD AUSCHWITZ A DODICI ANNI) E DI FREDERIC TUBACH (SUO COETANEO TEDESCO, INDIRIZZATO DAL PADRE ALLA CARRIERA NEL PARTITO NAZISTA) è TRA LE PIù INSOLITE. EMIGRATI ALLA FINE DELLA GUERRA NEGLI STATI UNITI, ORMAI ADULTI, SI INCONTRANO CASUALMENTE. DIVENTANO AMICI E DECIDONO DI RIPERCORRERE INSIEME LA DOLOROSA ESPERIENZA CHE LI AVEVA CONDOTTI SULLE DUE OPPOSTE SPONDE DELL'OLOCAUSTO. L'ASSOLUTA MANCANZA DI ENFASI E IL CONTRAPPUNTO DI QUESTE ESISTENZE PARALLELE - LA VITA IN UNA COMUNITà EBRAICA NON ANCORA TRAVOLTA DALLO STERMINIO, IL PICCOLO MONDO DI UN VILLAGGIO TEDESCO INERTE DI FRONTE ALLA PROPAGANDA HITLERIANA, LA QUOTIDIANITà DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO, IL TRAVAGLIO DEL DOPOGUERRA - DISEGNANO I CONTORNI DI EVENTI IL CUI INSEGNAMENTO VA AL DI Là DELLA RICOSTRUZIONE STORICA E LASCIANO INTRAVEDERE I MECCANISMI DI CREAZIONE DEL CONSENSO, L'ALIMENTAZIONE DELL'ODIO, LA PERDITA PROGRESSIVA DELLA LIBERTà CHE HANNO PERMESSO (E POTREBBERO ANCORA PERMETTERE) LA NASCITA DI UN REGIME TOTALITARIO.