Risguardo di copertina
IN UN QUARTIERE-GHETTO ABITATO DA IMMIGRATI AFRICANI, A VERONA, SI SCATENANO LE SPEDIZIONI PUNITIVE DI 'BRAVI RAGAZZI' BIANCHI IN SELLA A POTENTI MOTOCICLETTE. PER NOIA O PER VELLEITà DA GIUSTIZIERI DELLA NOTTE, DEVASTANO INDISTURBATI, INCENDIANO, STUPRANO, UCCIDONO. E' SU QUESTO SCENARIO APOCALITTICO CHE SI APRE IL ROMANZO DI VITTORINO ANDREOLI. IL SUO PROTAGONISTA, L'ORMAI ANZIANO KOUNIò BARà M, CERCA DI DIMENTICARE (O FORSE DI SPIEGARE) L'ORRORE CHE LO CIRCONDA E CHE HA AVVOLTO LA SUA VITA RIPENSANDO ALLA LUNGA ODISSEA CHE DA TIRELI, UN VILLAGGIO DOGON SULLE ALTURE DEL MALI, L'HA CONDOTTO ATTRAVERSO IL DESERTO PRIMA, POI LUNGO I FIUMI MAESTOSI SINO ALLE RIVE DELL'OCEANO: INFINE, SU UNA NAVE EUROPEA, A MARSIGLIA E A VERONA.