Risguardo di copertina
IN QUESTO SAGGIO L'AUTORE SI INTERROGA SULLA NATURA PROFONDA DEL CAPITALISMO E SULLE RAGIONI DELLA DISEGUAGLIANZA ECONOMICA, RIBALTANDO MOLTI LUOGHI COMUNI. NELLA SUA PROSPETTIVA, L'ECONOMIA INFORMALE NON è IL CANCRO DEL CAPITALISMO, BENSì "CAPITALE MORTO" CHE ATTENDE SOLO DI ESSERE PORTATO ALLA LUCE. AL TERZO MONDO NON SONO MANCATI LA RIVOLUZIONE CALVINISTA, LO SPIRITO IMPRENDITORIALE O IL QI, QUELLO CHE INVECE MANCA IN MOLTE REALTà è IL COLLEGAMENTO TRA IL MERCATO E LA LEGGE, OVVERO LA FORMA NECESSARIA PER RAPPRESENTARE LE ATTIVITà PATRIMONIALI. LA SUA TESI SI SPINGE FINO A NEGARE TUTTE LE SPIEGAZIONI DELLA MISERIA URBANA DEL TERZO MONDO, COMPRESA LA SOVRAPPOPOLAZIONE, SOSTENENDO CHE IL 'SOMMERSO' HA VOGLIA E INTERESSE A USCIRE ALLO SCOPERTO.