Risguardo di copertina
LA DESCRIZIONE PIù ADERENTE E SINTETICA DI QUESTO "DIARIO" LA DETTE LO STESSO ZA QUANDO, A METà DEGLI ANNI SETTANTA, PROGETTAVA DI RACCOGLIERE "UNA GROSSA QUANTITà DI MATERIALE CHE C'è DI MIO QUA E Là E CHE RIFLETTE INSOMMA UNA NUMEROSA E COCCIUTA ATTIVITà, A VOLTE NON PRIVA DI BUONE INTUIZIONI, A VOLTE TUTTA ASSOCIATIVA, COOPERATIVA, DA BUON PADANO". RIPRENDENDO MATERIALI GIà APPARSI IN "STRAPAROLE" (1967), IL VOLUME RACCOGLIE SISTEMATICAMENTE ARTICOLI PRODOTTI DA ZAVATTINI TRA IL 1940 E IL 1976 PER DIVERSE TESTATE GIORNALISTICHE (NELL'ORDINE, "CINEMA", "BIS", "CINEMA NUOVO", "RINASCITA" E "PAESE SERA"). LA CURATRICE HA PAZIENTEMENTE ORDINATO QUESTI MATERIALI, TRA CUI QUALCHE INEDITO, SPESSO SOTTRAENDOLI ALLE CONTINUE REVISIONI CUI LO SCRITTORE NON SI STANCAVA DI SOTTOPORLI. INTERVENTI PUBBLICI IN FORMA DIARISTICA, DUNQUE: DOVE LA FORMA RIFLETTE SIGNIFICATIVAMENTE LA PERSONALITà DI ZAVATTINI E IL RUOLO DA LUI SVOLTO NELLA CULTURA ITALIANA DEL DOPOGUERRA. CRONACHE DI CINEMA E GRANDI BATTAGLIE DI POLITICA CULTURALE FANNO TUTT'UNO INFATTI CON LA REGISTRAZIONE DELLA CRONACA MINUTA, BREVI SCHIZZI E FATTERELLI TUTTI SOSTENUTI DA UN'ILLIMITATA CURIOSITà E ADESIONE MORALE ALLA VITA IN OGNI SUO ASPETTO: E CIOè LA FONTE PRIMA DELLA SUA ATTIVITà CREATIVA. A DODICI ANNI DI DISTANZA DALLA PRIMA EDIZIONE BOMPIANI (DA TEMPO ESAURITA), IL "DIARIO" RIAPPARE ORA PRESSO L'EDITORE MURSIA, TRA I PRIMI TITOLI DI UNA COLLANA DEDICATA ALLA MEMORIALISTICA.