Risguardo di copertina
in una mattina di fine estate, gerolamo porta i suoi due figli a parco talon, distesa di boschi e prati alle porte di bologna. seguendo le tracce di un capriolo, i tre finiscono su un sentiero mai visto, di fronte a un cartello che punta verso sud e dice semplicemente: firenze. passa un giorno e sul piazzale della stazione, gerolamo contempla la stele di trenitalia eretta per celebrare l'apertura della tratta bologna-firenze ad alta velocità. nasce così l'idea di scavalcare a piedi l'appennino, per scoprire il mondo che i nuovi treni attraverseranno in galleria, senza potergli dedicare nemmeno uno sguardo. come uno strano detective alla rovescia, gerolamo si mette in strada per scoprire non il colpevole, ma le vittime di un delitto annunciato. cosa ci si perde, a guadagnare venti minuti di tempo nel percorso tra due città? cosa non vedono i milioni di italiani che ogni anno passano per questo imbuto del trasporto nazionale, un territorio al servizio di auto ed eurostar? la risposta, per nulla scontata, arriverà dopo cinque giorni di viaggio a cinque chilometri all'ora, tra incontri e leggende, disastri ambientali e faggete silenziose, caprioli che brucano sotto i viadotti e ruderi di antiche locande che ospitano nuovi pellegrini.
Risguardo di copertina
in un capolavoro del neorealismo, "riso amaro" di giuseppe de santis, oltre a silvana mangano in hot pants compare una strana mondina nera. il suo nome è isabella marincola, ma in somalia si farà chiamare timira. donna appassionata e libera, nata nel 1925 a mogadiscio, è una figura nascosta e leggendaria, uno scrigno di storie intrecciate, tra europa e africa, che questo libro per la prima volta disseppellisce. timira è un "romanzo meticcio" che mescola memoria, documenti di archivio e invenzione narrativa. scritto da un cantastorie italiano dal nome cinese, insieme a un'attrice italosomala ottantacinquenne e a un esule somalo con quattro lauree e due cittadinanze. per interrogare, attraverso l'epopea del passato, un tempo che ci vede naufraghi, sulla sponda di un approdo in fiamme. questo tempo dove ci salveremo insieme, o non si salverà nessuno.