Risguardo di copertina
la pioggia è cessata. nessuno, nel piccolo e dimenticato villaggio di faha, ricorda quando è iniziata. sulla costa occidentale irlandese la pioggia è una condizione esistenziale: scende diritta e di sghimbescio, presentandosi in veste di pioggerella, di acquerugiola, di bruma, di acquazzoni frequenti e di nebbia bagnata; arriva a ogni ora del giorno e della notte, in tutte le stagioni, senza badare al calendario né alle previsioni meteorologiche, tramutando il suolo in fango e l’aria in una cortina. ma ora che non piove piú, nessuno sembra essersene accorto. forse perché è successo subito dopo le tre del mercoledí santo, e l’intera parrocchia è stipata nella chiesa di santa cecilia, dove padre coffey, il viceparroco, pallido e sottile come un’ostia, sta annunciando l’arrivo dell’elettricità. faha è infatti un luogo in cui, settantotto anni dopo l’accensione della prima lampada ad arco davanti agli uffici del freeman’s journal di princes street a dublino, e a settant’anni da quando è stata inaugurata l’illuminazione elettrica delle strade, manca ancora l’elettricità. quel pomeriggio il diciassettenne noel crowe, arrivato in treno da dublino per trascorrere le vacanze nella casa dei nonni doady e ganga, si affaccia alla soglia in quei primi istanti di cessazione della pioggia, ed è allora che scorge un uomo entrare in cortile a passo vivace, con una piccola valigia al fianco. noel non può saperlo, ma quello straniero lascerà un’impronta profonda nella sua vita, allo stesso modo in cui l’elettricità è destinata a stravolgere un mondo che per secoli è rimasto sempre uguale a sè stesso. nel nuovo, incantevole romanzo dell’autore di storia della pioggia, c’è il commovente ritratto di una comunità, delle sue idiosincrasie e delle sue tradizioni, dei suoi paradossi e delle sue inanità, dei suoi fallimenti e dei suoi trionfi. «comico e struggente in egual misura». the new yorker «questa storia dal cuore grande racconta di un piccolo luogo sull’orlo di un grande cambiamento». new york times «una prosa gloriosa e lirica... questo romanzo è una delizia». publishers weekly