Risguardo di copertina
quando, nel 1999, il governo della giordania concesse l'amnistia a un gruppo di prigionieri politici detenuti in un carcere di massima sicurezza in mezzo al deserto, non aveva la minima idea che tra di essi ci fosse anche abu musab al-zarqawi, un terrorista capace di diventare in pochi anni l'architetto del movimento più pericoloso del medio oriente prima, e del mondo intero poi. "bandiere nere" di joby warrick mostra come la determinazione di un solo uomo e gli errori strategici dei presidenti americani george bush e barack obama abbiano permesso che le bandiere dell'isis si issassero sull'iraq e la siria, prima di spargere sangue in tutto il mondo. sulla base di informazioni ad altri inaccessibili, ottenute sia da fonti giordane che della cia, warrick tesse una dettagliata cronaca - attimo dopo attimo, fatto dopo fatto - della nascita e crescita di un mostro che ha adepti in tutto il mondo, e che sta colpendo tanto l'europa e gli stati uniti, quanto l'area mediorientale e oltre. una storia raccontata dal punto di vista di spie, diplomatici, agenti dei servizi segreti, generali e capi di stato, molti dei quali compresero in anticipo la minaccia, ne intravidero la maggiore pericolosità rispetto a quella di al-qaida, cercarono di arrestarne in tempo la violenza, ma non vennero ascoltati. "bandiere nere" rivela il lungo arco di vicende che ha portato alla costituzione della trama terroristica più pericolosa che l'occidente abbia mai conosciuto.
Risguardo di copertina
nell'agosto 2012, nel pieno della feroce guerra civile che da qualche mese sta dilaniando la siria, il presidente bashar al-assad è disposto a utilizzare qualunque mezzo per restare aggrappato al potere. quando i servizi segreti rivelano che potrebbe ricorrere all'uso di armi chimiche, il presidente americano barack obama lo avverte che così facendo supererebbe una "linea rossa". assad ignora le minacce statunitensi e ordina di bombardare il sobborgo di ghouta, a damasco, con gas sarin, uccidendo centinaia di civili e scatenando la reazione internazionale a quell'orrore. quando la russia si offre di mediare per ottenere la dismissione delle armi chimiche della siria, obama decide di inviare le truppe usa per eliminare i pericolosi ordigni. inizia così una corsa per trovare, rimuovere e distruggere 1.300 tonnellate di armi chimiche nel mezzo di una furiosa guerra civile. presto la strategia della russia diventa chiara: farà di tutto per preservare il potere di assad, alleato fondamentale in medio oriente, mentre l'isis, che sta costruendo il suo califfato nel territorio devastato dal conflitto, tenta di recuperare e accumulare quelle stesse armi per i suoi scopi. con una narrazione serrata, costruita su documenti segreti e testimonianze dirette, e un folto cast di eroi e criminali - tra cui cacciatori di armi, politici, medici, diplomatici e spie -, il premio pulitzer joby warrick ci rivela come in siria si stiano giocando gli equilibri mondiali.