Risguardo di copertina
bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera... non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di beatrice vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia. ma per bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima - una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le "tre s" (scuola, scout, scherma) - e quello che è diventata, ovvero un'adolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le "tre s", ma un po' cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nome-caccia scout (fenice radiosa) e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello. eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo: dalle gare in giro per il mondo alle vacanza all'elba, dalle figuracce in tv alle gioie delle protesi con tacco, dai faccia a faccia con i suoi miti agli incontri motivazionali che tiene nelle piazze e nelle scuole. e dei suoi sogni. perché dopo avere fondato con i genitori art4sport (un'associazione onlus che avvicina i ragazzi con disabilità fisiche allo sport), avere fatto la tedofora a londra 2012 e avere gareggiato con le atlete più forti al mondo.
Risguardo di copertina
ciao, sono bebe vio! ho vent’anni e la mia vita è un po’ un casino. si può dire casino in un libro?boh, comunque la mia vita è davvero un po’ un casino, ma un bel casino. nel senso che faccio un sacco di cose: la mia vita è una figata!” chiunque veda bebe rimane incantato dalla sua energia positiva. innanzitutto, è da sempre consapevole che bisogna trovarsi un sogno da perseguire con la massima passione e, per esempio, lei ha iniziato a cinque anni a desiderare di andare alle olimpiadi; che è fondamentale il lavoro di squadra, perché “da solo non sei nessuno”; che anche la paura è un’emozione normalissima, basta sapere come prenderla. la sua ricetta sembra un mistero e invece, leggendo gli spassosissimi racconti di questo libro, si scopre che bebe affronta ogni ostacolo con strumenti che tutti possiamo utilizzare: l’ironia, la capacità di rimanere “scialli”, il saper fare tesoro delle critiche. spontaneo e frizzante, proprio come la sua autrice, se sembra impossibile allora si può fare è una lettura che può ispirare e confortare davvero tutti, dai giovanissimi agli adulti.