Risguardo di copertina
l'ippopotamo nano della liberia è il romanzo d'esordio dello scrittore messicano juan villalobos. il romanzo mescola uno stile comico e infantile a situazioni brutali e scabrose, generando una dissonanza originale che appassiona e colpisce profondamente il lettore. il protagonista si chiama tochtli, un bambino che, essendo rimasto senza madre, vive da solo con il padre in un'enorme villa, distante dai centri urbani e isolato dalla società. vive chiuso dentro casa e della sua educazione se ne occupa uno stravagante insegnante privato, che gli fornisce un'istruzione non propriamente corretta. il bambino è appassionato di film giapponesi che parlano di samurai e colleziona cappelli tradizionali provenienti da tutto il mondo. lo sconfinato giardino della villa in cui vive, è abitato da numerosi animali selvatici, ma purtroppo manca un ippopotamo nano della liberia, una rarissima razza in via di estinzione che per il piccolo tochtli è diventata una vera e propria ossessione. per svagarsi e trascorrere il tempo legge il dizionario, da cui apprende parole nuove e poco comuni che spesso utilizza a sproposito, provocando situazioni di una comicità irresistibile. guardando il mondo attraverso gli occhi ingenui del bambino verremo a sapere che il padre di tochtli è un potente e spietato narcotrafficante. juan villalobos con l'ippopotamo nano della liberia, racconta il mondo del narcotraffico, la cui brutale ferocia emerge con maggiore vigore evocativo grazie al contrasto che si genera con l'incontaminato mondo dei bambini.