Risguardo di copertina
«l'agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della resistenza. un documento prezioso per far capire che cosa è stata la resistenza [...]. piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. si ha la sensazione, leggendo, che le valli di comacchio, la romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]»