Autore selezionato: VANNUCCINI VANNA

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di VANNUCCINI VANNA.

L'AMORE A SETTANT'ANNI

Genere: SOCIOLOGIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

che età deve avere chi ama? uomini anziani che fanno coppia con giovani donne ci sono sempre stati, ma per le donne in età matura sessualità e piacere sono rimasti da secoli tabù. una donna che invecchia non poteva esprimere desideri. e invece, forse perché la vita si è allungata, forse per effetto della liberazione sessuale degli anni sessanta e del nuovo ruolo della donna nella società, oggi s'invecchia in modo diverso. pensioni e passioni, nipoti e sogni, rughe e sesso. si ama a un'età in cui questo sembrava impossibile, indecoroso, o semplicemente tabù. un numero significativo di donne vive un risveglio di erotismo, una nuova rivoluzione amorosa che coinvolge anche gli uomini, mentre i media cominciano a rompere alcuni tabù. le rughe o la carne flaccida non sembrano essere un ostacolo al desiderio. per la seconda volta nella vita le donne che ora hanno tra i settanta e gli ottanta anni si trovano di fronte a una terra incognita. la prima era stata quando la pillola e il femminismo avevano spezzato le barriere che fino a quel momento avevano impedito alle donne di vivere un'esistenza piena, avere carriere lavorative, raggiungere una maggiore uguaglianza. era stata una prospettiva da intimidire, ma anche la sfida che cambiò la loro vita e la società nel suo insieme. oggi si trovano di nuovo di fronte a un terreno inesplorato. la società, ancora lontana dall'essersi liberata dai pregiudizi sessisti e contro gli anziani, dovrà imparare ad accettare l'idea dell'amore e del sesso in tarda età.

ROSA E' IL COLORE DELLA PERSIA

Genere: POLITICA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

nell'europa moderna l'iran era conosciuto sotto il nome di persia. l'occidente amava quell'oriente esotico che la letteratura persiana gli rappresentava: dal "divano occidentale-orientale" di goethe alle trame della letteratura popolare ambientate in caravanserragli e bazar, ai salotti d'europa pieni di tappeti persiani. fu per liberarsi di quell'immagine tradizionale che reza pahlevi, negli anni trenta, chiese alla comunità internazionale di adottare il nome iran, da sempre usato dagli iraniani. oggi, l'iran è il paese più occidentalizzato nel medio oriente; non solo per gli scambi millenari tra civiltà persiana ed europea, e perché negli ultimi due secoli ogni avvenimento politico in iran è stato direttamente influenzato dalla storia occidentale, ma anche perché dopo la rivoluzione islamica, paradossalmente, la diaspora in europa e negli stati uniti ha fatto dell'iran un paese ancora più aperto al mondo che al tempo dello scià. la battaglia per riformare lo stato islamico tentata dal presidente khatami passerà alla storia come l'ultimo tentativo per salvare quella democrazia islamica che era stata il sogno originario della rivoluzione del 1979. ma la vittoria a sorpresa dell'ultraconservatore ahmadinejad ha mostrato la forza dell'ala radicale. l'attuale debolezza americana e la consapevolezza di poter influire in modo determinante sulle vicende irachene hanno dato nuova linfa a questa componente. in base ai trattati internazionali l'iran ha diritto di accedere alla tecnologia nucleare civile, ma sarebbe la prima volta che il presidente di un paese che si prepara a costruire la bomba atomica sia anche un profondo credente nell'apocalisse.