Risguardo di copertina
nada ha vent’anni, una bambina di due ed è sola. il marito è partito volontario per la guerra in africa. la sua famiglia è lontana e nella nuova città dove abita non conosce quasi nessuno. hermann di anni ne ha quasi quaranta, una famiglia in germania, è sottufficiale della wehrmacht e odia hitler. si incontrano per caso in un pomeriggio d’inverno a marina di carrara e si innamorano. insieme decidono di fuggire, lei da una famiglia sbagliata, lui da un esercito che da alleato è diventato occupante e invasore. scappano sui monti e si uniscono ai partigiani. rischieranno la vita, parteciperanno alla liberazione di parma, convinti che il futuro sia dalla loro parte. non sarà così. giorgio van straten ci porta sapientemente sulle tracce di nada e di hermann, inseguendo persone, documenti, oggetti, fotografie: riaffiora così una storia incredibile e ricca di colpi di scena. una ricerca che ci fa ‘inciampare’ in domande e interrogativi che riguardano tutti: l’amore è una forza capace di travolgerci, anche di farci rischiare la vita stessa? i grandi sogni della giovinezza indirizzano tutta la nostra esistenza o sono destinati a diventare fonte inesauribile di nostalgia e frustrazione? le cicatrici di esperienze così travolgenti possono essere nascoste e dimenticate?
Risguardo di copertina
nicola è un anziano scrittore che da anni vive ritirato e silenzioso nella sua grande casa romana. bernardo, suo figlio, è un importante ministro del governo in carica. valentina, invece, è una ragazza dai capelli colorati che sogna di diventare una grande giornalista e fa la gavetta nella redazione di un quotidiano nazionale. tre vite lontanissime, soprattutto perché bernardo e nicola non si vedono e non si parlano da quando il primo era poco più che un bambino, e fra loro è calata una cortina sempre più spessa di dolore e incomprensione. ma inaspettatamente bernardo si trova a vivere il momento più difficile della sua carriera, costretto alle dimissioni e abbandonato dai compagni di partito. e valentina, con il fiuto e la sfrontatezza propri della giovinezza, cerca lo 'scoop' sul ministro dimissionario scavando nel suo passato, e andando a stanare il suo vecchio padre. sarà questa ragazza inconsapevole e appassionata a risvegliare nel padre scrittore i ricordi più dolorosi di una vita intera e a scoprire che il dramma di bernardo - prima onesto complice e poi vittima inerme della spietatezza che la politica, anche quella dei grandi ideali, può portare con sé - forse non è neppure il più terribile della sua esistenza. perché il passato di nicola e bernardo affonda le sue radici negli anni più bui della nostra storia, nel terribile 1943 delle bombe e del rastrellamento del ghetto ebraico di roma, quando in ogni uomo si apriva una ferita che nemmeno la luce della liberazione avebbe potuto sanare. una ferita collettiva e al tempo stesso, per i due protagonisti, estremamente intima; un dolore che, vagliato con il coraggio della verità, può apparire più limpido ma non meno lacerante. dopo "il mio nome a memoria", giorgio van straten torna al romanzo con una storia che ci racconta dall'interno le meschinità della 'casta' politica italiana e insieme ci riporta a un passato da non dimenticare. la prosa sobria, il fraseggio piano, elegante, a volte quasi sommesso lasciano trapelare con forza ancora maggiore le increspature di un'emozione profonda e la commossa, acuta partecipazione ai destini di tre personaggi intensissimi - di tre età della vita ciascuna al confronto con la sua verità.